Il consigliere comunale: “La nostra serietà e coerenza ci impone opinione decisamente contraria verso il piano Più Europa presentato dal primo cittadino, anche perché è in molti punti simile a quello presentato nella scorsa consiliatura dall’ex maggioranza di sinistra”
CASTELLAMMARE DI STABIA. «La notizia di una apertura manifestata dal sindaco Bobbio alle opposizioni consiliari, in merito all’approvazione delle linee guida sul piano Più Europa, in piena contraddizione rispetto a quanto posto in essere dallo stesso primo cittadino settimane or sono, non mi trova affatto sorpreso, oramai siamo abituati a questi comportamenti» è quanto sostiene il consigliere comunale di opposizione, Antonio Sicignano, esponente di Futuro e Libertà.
«Ovviamente non posso non evidenziare che si tratta di un fatto comunque positivo e che noi comunque valuteremo con la dovuta attenzione; ma, sia ben chiaro, si tratta di una apertura tardiva ed, in questa fase, pretestuosa, la cui affidabilità è, innanzitutto, per noi motivo di forte perplessità. Anche perché si pensi che fino a poco tempo fa, a me personalmente, nella qualità di consigliere comunale era addirittura stato immotivatamente negato un documento rilevante ai fini del piano Più Europa, che poi ho scoperto che in città tutti possedevano, ovviamente tranne i consiglieri di opposizione e non si comprende come e perché. Questo per far capire il motivo del contendere»
«Tuttavia, siccome noi da sempre ci siamo dichiarati a favore di un dialogo tra maggioranza e opposizione, la nostra serietà e coerenza ci impone di mantenere le parole che diciamo, e di conseguenza non possiamo che confermare ciò anche in tale sede».
«La nostra serietà e coerenza, inoltre, ci impone opinione decisamente contraria verso il piano Più Europa presentato dal primo cittadino, anche perché è in molti punti simile a quello presentato nella scorsa consiliatura dall’ex maggioranza di sinistra, contro cui io personalmente mi sono battuto in consiglio comunale, proprio con riferimento al seguente argomento».
«Pertanto, ancorché nei prossimi giorni elaboreremo una posizione più precisa, quando avremo modo di accedere ai documenti finora negatici, al momento non possiamo non evidenziare due punti controversi:
1) l’housing sociale, il quale, se rimane uguale a quello approvato nella scorsa consiliatura, comporterà la soppressione di 60 alloggi popolari di Edilizia Residenziale Pubblica nel quartiere Savorito. Ed infatti, degli attuali 189 alloggi di ERP ne rimarranno 128, e verranno realizzati 74 alloggi da vendere a privati e 80 da destinare all´housing sociale, ovvero da fittare a quelle persone che, per il reddito troppo alto, sono state già escluse dall'accesso all'edilizia residenziale pubblica.
2) apertura verso gli imprenditori, con riferimento ai quali, se da una parte riteniamo comunque positiva, dall’altra occorre attenzione affinché non si traduca in una abdicazione della politica in favore di costoro, a cui vanno imposti limiti e vincoli anche al fine di garantire l’incremento dell’occupazione stabiese.
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