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mercoledì 12 settembre 2007

COMUNICATO STAMPA

Appena terminata la stagione estiva e già iniziano a suonare i primi campanelli di allarme per l’arrivo delle piogge autunnali. A turbare i sogni degli stabiesi stavolta è la presenza sulla strada che porta al Faito di un grosso smottamento di terra. Ed infatti proprio percorrendo “via Monte Faito”, la strada che dai boschi di Quisisana porta al citato promontorio, appena alcuni tornanti dopo la sbarra, che un tempo serviva per limitare l’accesso al Monte, vi è una frana di notevoli proporzioni che riduce notevolmente la carreggiata e che pende come una “spada di Damocle” sulla intera cittadina di Castellammare di Stabia. Sul punto si è mobilitato ancora una volta il Circolo della Libertà stabiese, guidato dal presidente Antonio Sicignano (nella foto), che per l’occasione ha raccolto un vero dossier fotografico. «Ci siamo mobilitati -spiega Sicignano- a seguito di tante segnalazioni pervenuteci dai cittadini stabiesi. Tanti infatti sono i cittadini stufi di assistere al lassismo del Comune. E devo ammettere che la vista di questo scostamento di terra si presta particolarmente preoccupante, soprattutto considerato quanto accaduto a Pozzano qualche anno or sono». Per Umberto Amato, presidente dei giovani del Circolo di Castellammare, la situazione è ancora più grave e non può che essere addebitata all’intero dissesto idrogeologico del territorio. « E’ la Castellammare del dissesto idrogeologico, -attacca Amato- frutto di decenni di intera noncuranza dell’ambiente collinare e cittadino. Ormai è come una maledizione: basta un semplice temporale, anche estivo, per mettere in ginocchio l’ intero entroterra stabiese, poche gocce d’acqua mettono in allarme gli abitanti del centro antico o fanno implorare tutti i santi protettori a chi vive lungo il Sarno». Per Aldo Esposito, vicepresidente del Circolo della Libertà e consigliere comunale di circoscrizione: «l’amministrazione comunale dovrebbe predisporre già da ora un piano di prevenzione per la stagione autunnale. Proprio al fine di evitare che alla prima pioggerella, causa il dissesto idrogeologico della zona, si allaghi tutto il territorio cittadino». Intanto chiosa il leader del centrodestra stabiese Antonio Sicignano: «mi auspico che nei prossimi giorni qualche componente della giunta verifichi di persona lo smottamento di terra presente tra i boschi ed il Faito, perché dopo è sempre troppo tardi».
(a cura dell'ufficio stampa del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia)

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