Roghi di spazzatura nelle strade del turismo
Patrizia Capua
I sindaci della provincia: "Siamo al collasso"Scene drammatiche a Pozzuoli, San Giorgio, Castellammare di Stabia, Ercolano Continua il presidio a Giugliano
Spazzatura sotto l´albero di Natale per i napoletani. Nella settimana della vigilia della festa, accanto ai pacchi regalo, c´è una vergognosa montagna di 2500 tonnellate di rifiuti che "occupa" i quartieri di Napoli. Per non demoralizzare i turisti e cittadini in giro per lo shopping, ieri mattina centro storico e Vomero sono stati faticosamente alleggeriti di qualche tonnellata di sacchetti. Ieri sera i camion dell´Asìa hanno lavorato di più all´Arenella e nelle strade di San Carlo all´Arena. Oggi i camion dell´azienda di raccolta operano nelle aree ovest, est e nord della città, strade dove si ammassano circa 700 tonnellate di rifiuti. Un lavoro che tuttavia procede lento e in modo parziale, come quello degli impianti di cdr che per tre giorni (causa sciopero degli tir) si sono fermati determinando un blocco di 4500 tonnellate. La protesta degli autotrasportatori è stata il colpo di grazia. Ora non vengono garantiti nemmeno i conferimenti ordinari, dicono all´Asìa. E i siti di stoccaggio sono saturi.
Cumuli di rifiuti sono stati dati alle fiamme a Napoli e in provincia nella notte tra sabato e domenica, circa cinquanta gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere i roghi di immondizia. Un centinaio le operazioni di spegnimento nelle ultime 24 ore. Nemmeno il centro della città è risparmiato dall´esasperazione dei cittadini: i pompieri, infatti, sono intervenuti anche in via Costantinopoli, a poche decine di metri dal Museo archeologico nazionale. In diversi comuni della provincia, Afragola, Casavatore e Melito, sono stati dati alle fiamme i cassonetti.
La situazione in città non è leggera, ma è peggiore quella dei Comuni della provincia dove l´arretrato nella raccolta ormai ha superato ogni livello di guardia. Dalla costa vesuviana a quella occidentale, città come Ercolano, San Giorgio, Castellammare di Stabia, Pozzuoli, Quarto e un po´ ovunque nell´area flegrea, i sindaci denunciano uno stato di gravità senza precedenti. «Il nostro sito di stoccaggio nella parte alta di Ercolano - spiega il sindaco Nino Daniele che provocatoriamente ha invocato l´intervento dell´esercito - è esaurito da 15 giorni. Stoccava fino a 500 tonnellate nei cosiddetti "scarrabili", containers a tenuta stagna. Ora ci sono 1500 tonnellate di rifiuti in strada, in venti giorni abbiamo sversato solo tre volte, appena 80 tonnellate». Una "bomba" che devasta l´immagine della città ma anche la sua economia. «Turisti ormai ne vengono pochissimi e quei pochi scappano. Mai un´emergenza così lunga ma soprattutto così senza sbocco», assicura Daniele, «io spero che qualcuno nella cabina di regìa batta un colpo».
Sull´altro fronte, quello dei siti dove si sversa, continua il presidio permanente di Taverna del Re a Giugliano. Il comitato si è riunito per fare il punto della situazione e ottenere la chiusura del sito di stoccaggio entro il prossimo 20 dicembre, data annunciata dal commissario straordinario. «Stiamo portando avanti un´intensa attività giudiziaria» dice il sindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela». Il 19, per la manifestazione di protesta, anche le scuole scenderanno in piazza. Per più di due ore ieri cittadini e politici, rappresentati da Giugliano e dai Comuni vicini, della provincia di Caserta, hanno bloccato il passaggio dei tir. Massiccia la presenza delle forze dell´ordine. Dopo lo stop forzato di una settimana, in seguito all´accoglimento, del ricorso presentato dal Comune e dai cittadini, lo sversamento dei rifiuti imballati è proseguito anche nel fine settimana. Il Comune intanto ha presentato un´altra istanza di opposizione. I cittadini hanno denunciato che l´attività procede dalle 6 alle 22, senza interruzioni, per un totale di 150 tir al giorno. Intanto è stata completata l´installazione artistica "Ecoballa", un grande albero di natale, alto 6 metri e mezzo, realizzato con cubi di polistirolo che simulano le ecoballe.
Tratto da: “LA Repubblica - Napoli”, 17 dicembre 2007
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