Il caro-benzina, il caro- autostrade, il caro-pane e il caro-pasta.
Ogni giorno ce n’è una.
I prelievi fiscali diretti o sotto forma di rincari danno un colpo gravissimo all’economia familiare italiana.
Due anni fa, i sostenitori di Prodi, i sindacati, gli attuali partiti di governo guidavano una campagna mai vista sull’impoverimento del Paese.
Ricordate la famigerata “ultima settimana”?
Eppure, i consumi andavano meglio di adesso ed il Paese era complessivamente più ricco.
Oggi tutto va peggio ed il governo si mostra assolutamente immobile ed incapace di affrontare perfino la più evidente emergenza, come la domanda di sicurezza che viene dal paese reale.
Ma i toni dell’informazione sono tranquilli, più soffusi, Prodi fa qualche battutina contro le drammatizzazioni, i sindacati non riescono neppure a metter al centro dell’attenzione la tragedia della ThyssenKruppp.
Napolitano verrà ricordato in futuro come il primo Presidente della Repubblica di provenienza comunista che, nei giorni del più grave incidente sul lavoro, festeggia S. Ambrogio alla Scala con i capi di stato stranieri.
Si capovolge il mondo, ma quelli che stavano sotto, vanno ancora più giù.
Voi cosa ne pensate?
Mi piacerebbe in questi giorni di festa raccogliere opinioni concrete, non ideologiche, dei problemi reali delle famiglie italiane, di fronte al carovita, al caos dei trasporti alle quotidiane paure, piccole e grandi.
Potreste aiutarci a scrivere, con esempi vissuti, il capitolo dell’ultima settimana dell’anno, in bilico tra festa ed amarezza.
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