Sciopero generale alle Terme di Stabia. I sindacati dei lavoratori, CGL CISL e UIL, dopo aver occupato la sede della direzione sanitaria, hanno proclamato, per la giornata di oggi, uno stato di agitazione, sia in solidarietà dei tre masso fisioterapisti licenziati negli ultimi giorni, sia contro il cda delle Terme" incapace di offrire una soluzione adeguata alla gestione del complesso termale". Domani, inoltre, hanno fatto sapere i rappresentanti sindacali, sarà affisso un manifesto pubblico dal titolo “ La città deve sapere”, dove saranno illustrati alla città le ragioni della protesta, e non si escludono particolari scottanti. Oltre al consiglio di amministrazione delle Terme, nell’occhio delle proteste vi è anche il Consiglio Comunale con il Sindaco in testa. In realtà, è innegabile che le Terme vivono in questi anni un momento di crisi, che si protrae da non poco tempo. Già lo scorso Sindaco, Ersilia Salvato, infatti, ebbe modo di mettere nero su bianco, mediante il cosiddetto “rapporto alla città”, le difficoltà delle Terme, sottolineando che tale complesso turistico dal momento della nascita fino all’allora 2002, era costato alle casse della città circa 50 miliardi delle vecchie lire. Duro, sulla vicenda, il commento dell’opposizione di centrodestra. «Quello che sta accedendo alle Terme – sottolinea Antonio Sicignano (nella foto), presidente del cdl stabiese e vicepresidente dell’esecutivo regionale dei Circoli della Libertà - è un copione vecchio. Ed i sindacati, che ora minacciano ferro e fuoco, sono i primi responsabili. Chi parla è stato, in passato, membro del cda, e per due volte ha votato contro il bilancio annuale, perché era in totale disaccordo con la gestione amministrativa di all0ra. Ma, in quel momento, i sindacati, pur coscienti dei problemi delle Terme, non intervennero, e probabilmente questo è stato il maggior fattore che ha prodotto i problemi che tutti conosciamo. Infatti, io fui isolato e poi mi dimisi, ma nessuno proferì verbo». Conclude Sicignano: «riguardo ai licenziamenti preferisco non intervenite, anche se non posso non sottolineare che, sotto l’impero di questo primo cittadino che si più volte autodefinito sindaco dei lavoratori, i cittadini più perseguiti da questa amministrazione comunale, sono stati proprio i lavoratori».
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