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martedì 29 gennaio 2008

Non ci serve un esploratore



Sorprendici, Presidente! Caro Napolitano, concluso il rituale (questo no, non sorprendente) delle consultazioni dacci un brivido. Toglici di mezzo lo strazio dell'esploratore! Già l'idea di un esploratore tra Montecitorio e Palazzo Madama è surreale. Che poi indossi la pipa, come Franco Marini, o gli occhialini che fanno tanto intelligente, come Giuliano Amato (ma poi, perché si parla sempre di Amato? Che cosa ha fatto mai Amato, oltre che abbandonare Craxi per primo?) che cosa dovrebbe esplorare? Tutti e due conoscono a menadito la giungla del Potere. Da anni. Quali sorprese potrebbero trovare? L'unico terrore è che potrebbero crearne. Ma allora dall'incarico esplorativo si passerebbe a quel "Governo di scopo" evocato senza imbarazzi, nemmeno lessicali (Governo di scopo, sì, come una tassa, una tassa di scopo: ci risiamo alla terribile uguaglianza, Governo e tasse!). No, caro Presidente. Interrompi la litania mediatica delle crisi di Governo. Caro Napolitano, fai il "super partes", davvero. E visto che le parti sono così divise e frantumate, dai voce agli unici che hanno titolo di parlare quando un Governo non c'è più. Facci sognare? Ci accontentiamo di meno, per ora. Facci votare!

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