Entra nel pieno il dibattito sul trasferimento della gestione del servizio idrico dall’ente comunale alla Gori. Dopo gli interventi delle associazioni schierate pubblicamente contro tale passaggio di consegne, interviene Stefano Tempesta, amministratore delegato della Gori. «Uno dei veri problemi che stiamo avendo con la città di Castellammare – ha spiegato Tempesta – riguarda il fattore ideologico. E’ facile pensare a noi come il privato che ruba l’acqua alla cittadinanza, ma non è così. Vogliono dipingerci per forza di cose – ha continuato – come l’orco che tartasserà i cittadini. Anche il termine “privatizzazione” è fuori luogo». Parole, in un certo senso, condivise da Antonio Sicignano (nella foto), vicepresidente dell'esecutivo reagionale dei Circoli della Libertà della Campania, che negli ultimi mesi aveva raccolto 1500 firme volta ad ottenere, così come previsto dall’art. 25 dello Statuto Comunale, l’abrogazione della delibera del Consiglio Comunale n. 144 del 1997 che ha sancito la privatizzazione della gestione del servizio idrico. «Noi lo stiamo dicendo da tempo – ha spiegato Sicignano - che quella della Gori non era una privatizzazione, ma una vera e propria ripubblicizzazione dell’acqua, in quanto la Gori nasce come società a capitale pubblico. E le parole di Tempesta, sul punto, sono significative del fatto che alcuni politici locali, che avevano criticato la nostra iniziativa perché secondo questi era curioso che esponenti di centrodestra criticassero una privatizzazione, hanno dimostrato di non aver capito appieno cosa stava succedendo». Tuttavia i Circoli ce l’hanno anche con il sindaco Vozza, reo di continuare ad ignorare la petizione da loro realizzata sull’argomento. «Siamo delusi dall’atteggiamento del Sindaco – spiega Giuseppe Balzano, dirigente del CDL - che ha completamente ignorato la nostra petizione, nonostante per legge fosse obbligato almeno a risponderci. Invece, nonostante siano trascorsi circa 5 mesi, ancora nulla. Vozza continua a dimostrare di essere il Sindaco solo di una parte della città». Conclude Sicignano: «noi continuiamo ad essere contrari a questa privatizzazione mascherata, che ha un unico risultato, l’aumento delle tariffe. Non comprendiamo, tuttavia, l’atteggiamento del Sindaco, che un giorno è contro il trasferimento del servizio idrico e l’altro è a favore».
(Le dichiarazioni di Tempesta, amministratore delegato della GORI, sono tratte da un articolo apparso su Cronache di Napoli, a firma di Francesco Ferrigno)
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