Sicignano (Circoli della Libertà): «Una legge regionale che incentivi economicamente la rottamazione delle automobili usate e favorisca l’acquisto di vetture di nuova immatricolazione»
NAOLI. «Una legge regionale che incentivi economicamente la rottamazione delle automobili usate e favorisca l’acquisto di vetture di nuova immatricolazione» è quanto propone Antonio Sicignano (nella foto), vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, con riferimento alle statistiche fornite dall’ACI sull’anzianità del parco veicoli in Italia, che assegnano alla Campania la maglia nera, con una anzianità media di 9-10 anni.
«Alla luce dei dati forniti dall’ACI – spiega Sicignano – è quanto mai opportuno e necessario che l’Ente Regionale intervenga a sostegno di un settore che, a causa della crisi di questi giorni, sta subendo numerosi contraccolpi economici in tutta Europa. In Campania, poi, come emerge dalle ultime statistiche, la crisi non ha fatto altro che distruggere un mercato che già era in agonia. Basti pensare – aggiunge – che mentre in tutta Italia l’anzianità media è di 7,8 anni, ed in Valle d’Aosta addirittura di soli 3-4 anni, in Campania per le auto a benzina l’anzianità media arriva anche a 12 anni. Stesso discorso vale per gli Autobus (14 - 16 anni rispetto ad una media italiana di 8-10 anni), e per gli autocarri (quasi 14 anni, rispetto ad una media italiana di 8-10 anni)».
Un intervento in materia per l’esponente regionale del movimento della Brambilla è doveroso per una serie di ragioni. «Rappresenterebbe una ottima ricetta contro la crisi e la disoccupazione. Inoltre, avrebbe notevoli implicazioni favorevoli sulla sicurezza stradale, che attualmente è pregiudicata da autovetture potenzialmente pericolose. Per non parlare, poi, dell’ambiente che ci circonda, che sicuramente beneficerà dall’impiego di motori più all’avanguardia con le correnti normative antinquinamento».
Conclude Sicignano: «si potrebbe pensare ad un bonus economico da concedere a chi vuole rottamare un auto di almeno dieci anni e prenderne una nuova. Comunque, non agire in questa fase vuol dire condannare definitivamente il mercato automobilistico campano e l’economia ad esso sottesa».
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