CASTELLAMMARE DI STABIA .«Un sindaco che in una città di 50.000 elettori prende poco più di 1000 voti è un sindaco che è stato bocciato dai suoi cittadini» è quanto sostiene Antonio Sicignano (nella foto), vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del circolo stabiese, con riferimento alle primarie della sinistra per il candidato presidente alla provincia di Napoli, dove il primo cittadino di Castellammare ha collezionato, nella città dove è sindaco, solo 1.195 voti.
«Vozza – spiega Sicignano – non ha fatto altro che confermare i voti che con il suo partito aveva già raggiunto alle ultime politiche del 2008, dove accumularono appena 1500 voti. Solo che questa volta la situazione per lui è ancor più grave, perché alle primarie del centrosinistra possono votare anche infrasedicenni ed extracomunitari».
Aggiunge Sicignano: «sia ben chiaro che nessuno vuole paragonare le primarie alle elezioni reali, e tutti sapevano che il vincitore sarebbe stato Nicolais. Ma, il dato raggiunto a Castellammare dalla sinistra, in termini di affluenza, è oltremodo inequivocabile: Castellammare vuole cambiare ed è stanca di essere governata dalla “sinistra del no”. Una sinistra che si oppone stizzita alle proposte che vengono dall’opposizione e che non è capace di agire per rilanciare la città. Oramai è evidente che le prossime provinciali saranno solo l’avviso di sfratto per coloro che governano la città da oltre 15 anni e che le prossime comunali saranno lo sfratto definitivo».
Conclude Sicignano: «Dopo le ultime politiche, a causa dei pochi voti accumulati, chiedemmo che il sindaco si dimettesse, lo facciamo anche ora, per coerenza, perché è evidente a tutti che solo una piccola minoranza di cittadini crede in questa maggioranza».
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