Anche su:
Vedi i nostri video su YoutubeContattaci su Facebook

giovedì 30 luglio 2009

DIARIO dagli States - 29 luglio 2009


Se c’e’ una cosa che funziona bene negli States, e soprattutto in Florida, e’ l’istruzione scolastica. La Costituzione degli Stati Uniti su tale argomento concede una totale autonomia agli stati federali, suggerendo solamente delle caratteristiche generali del sistema educativo a cui le autonomie locali dovranno poi attenersi. Di conseguenza, capita spesso notare differenze tra i vari sistemi scolastici dei relativi Stati. Quanto alla Florida, essa è rinomata in tutta l’America proprio per il suo sistema scolastico di alta qualità. Le scuole pubbliche sono accessibili da tutti i residenti a costiestremamente contenuti e prevedono un intero ciclo elementare, medio e superiore, con l’obbligo scolastico fino ai 16 anni. Molto frequentate sono anche le scuoleprivate, distribuite, per lo più, nelle maggiori città’. In tutto lo stato ci sono circa 67distretti scolastici pubblici gestiti da un Consiglio Scolastico, supportato finanziariamente dagli introiti derivanti da tasse federali di ogni distretto.
Anche le scuole tecniche e professionali sono molto diffuse nel circondario della Florida, mediante cui spesso – ancor prima del termine del ciclo di studi - si reperisce facilmente manodopera qualificata. Il primo approccio con la scuola per i bambini americani inizia a livello infantile, con un insegnamento della durata di tre anni, che avviene nelle nursery (o nelle kindergarten). Segue, poi, l’insegnamento elementare, della durata di cinque anni, dedicato all’apprendimento delle nozioni basilari di matematica, storia, musica, geografia e arte. La scuola secondaria, invece, durata sette anni.In tale fase, il grado di preparazione e le attitudini degli alunni vengono verificati con i famosi “test”, che servono anche per indirizzare gli alunni in campidifferenti di studio e di lavoro. Chi poi sviluppa una capacità atletica ottiene, non di rado, numerose facilitazioni.
Per quanto riguarda le università, esse sono quasi esclusivamente private e sono organizzate in vere e proprie infrastrutture, finalizzate ad accogliere gran parte degli studenti, che proviene da altri stati americani. I docenti possono essere licenziati nel tempo di un’unica settimana e per operare le valutazioni non ricorrono alle interrogazioni, ma utilizzano i “test” riferiti a diversi livelli di approfondimento con voti espressi in lettere, da A (eccellente) a F (gravemente insufficiente). Per gli studenti bisognosi, sono previste delle facilitazioni economiche non solo per le università statali, ma anche per quelle private. Una nuova forma di istruzione che sta nascendo negli States e che starivoluzionando il sistema scolastico mondiale è l'Homeschooling, ovvero lascuola in casa. Tale soluzione è nata - come sostengono alcuni fautori di tale metodologia di insegnamento - “per far vivere i bambini nel mondo, nel mondo reale! Portarli con sé e farli partecipare alla propria vita invece che chiuderli, dividendoli per età, in una "gabbia" dove dovrebbero imparare cio' che accade, cio' che èaccaduto, cio' che sarà utile, cio' che si puo' tranquillamente vedere làfuori”.
In realtà, i sostenitori di tale nuova frontiera dell’insegnamento partono dal presupposto che tutti i metodi di insegnamento più seguiti, tra cui quello Montessori, prevedono che la scuola materna sia strutturata come una casa, al fine di riprodurre la vita familiare. Questo perché il posto migliore per un bambino di tre, quattro,cinque anni è la famiglia. In realtà, uno dei motivi che spinge i genitori americani a scegliere l'homeschooling è il voler proteggere i figli dai tanti problemi che le scuole moderne presentano, a cominciare dal bullismo. Esistono due diversi tipi di Homeschooling: la scuola in casa e l'unschooling, ovvero la non-scuola. Le famiglie che scelgono il primo approccio (la scuola in casa) seguono deiprogrammi precisi e usano libri di testo. Chi, invece, sceglie l'unschooling non impone al bambino un programma, ma si lascia guidare dai suoi interessi. Personalmente, non ritengo condivisibile Homeschooling, o almeno non lo ritengo fattibile dalle nostre parti.
Sono un docente all’ITG per Geometri di Castellammare e so cosa significa trattare con i ragazzi, soprattutto quelli più indisciplinati che in genere frequentano gli istituti professionali. Ogni giorno è una guerra, prima con i ragazzi e poi con i genitori. Pensate cosa potrebbe succedere ce ci fosse l’Homeschooling. Il problema è che mi rendo conto che molti genitori moderni non riescono più ad imporsi con i loro figli, che oramai fanno quello che gli pare. Certo qualcuno potrebbe obiettarmi che l’ Homeschooling è rivolto solo alle scuole elementari ed allora il mio giudizio potrebbe anche cambiare, perché, in effetti, molte volte tenere un bambino fermo in una aula per 6 ore può diventare una costrizione. Il problema, comunque, è che l’Homeschooling è nato per far fronte ai problemi del bullismo e delle strutture scolastiche fatiscenti. Ed, anche se conservo le mie riserve sul progetto, non riesco a dare torto ai genitori che spesso decidono di perseguire questo progetto.
Ricordo che alcuni mesi or sono anche a Castellammare abbiamo rischiamo grosso. E solo qualcuno dall’alto ha evitate il consumarsi di una tragedia, quando nella scuola Lattaro è crollato un pezzo di intonaco. All’epoca tutti minimizzarono e il sindaco ancora mi accusava di aver esagerato. Resta il fatto che la scuola è ancora chiusa e da allora non ha più riaperto e forse – mi è stato riferito – non riaprirà mai più. Il problema dell’edilizia scolastica è un problema molto serio, che ogni amministrazione comunale dovrebbe porsi all’inizio del suo mandato per intervenire con progetti seri ed efficaci. Gli americani hanno capito che per avere una scuola efficace hanno bisogno delle infrastrutture, dovremmo imitarli pure noi ed iniziare a costruire nelle scuole strumentazioni adeguate, finalizzate a facilitare il progresso dei ragazzi. Oggi invece si utilizzano le scuole per fare passerelle inutili per progetti inconcludenti, organizzati dal Comune solo per fare vedere che si è fatto qualcosa.
Ma in realtà, come sto dicendo da circa 3 anni, non si fa mai niente. Purtroppo.

Antonio Sicignano - from Pensacola (Florida)


1 commento:

una mamma ha detto...

Caro Antonio, io spero proprio di riuscire a farlo l'homeschooling!
Alla scuola non voglio delegare l'educazione come l'istruzione, non so cosa hai interpretato del fenomeno americano...