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giovedì 21 gennaio 2010

Il miracolo dei due papi a Castellammare Wojtyla intercede, Pacelli guarisce


La Santa Sede indaga sulla guarigione di una giovane madre attribuita a Pio XII. I fatti risalenti al 2005

NAPOLI - C’è un presunto miracolo avvenuto a Castellammare di Stabia e attribuito all’intercessione di Pio XII che potrebbe portare in tempi relativamente brevi alla sua beatificazione. Un miracolo che vedrebbe coinvolto anche Giovanni Paolo II e che riguarderebbe la guarigione di una giovane mamma da un linfoma maligno.

Secondo il portale di informazione cattolica Aci Prensa, che a sua volta cita la Catholic New Agency, il cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito della Congregazione della Causa dei Santi, ha confermato l'esistenza di un fascicolo, ma sarebbe ancora difficile stabilire quanto tempo impiegherà il procedimento di conferma del miracolo.

La novità, in effetti, è che il Vaticano si stia interessando del caso, perché del miracolo in questione già si parla da qualche tempo. Siamo nel 2005 e una giovane coppia di Castellammare, che ha già avuto due bimbi, ne aspetta un terzo. Alla madre trentunenne le viene diagnosticato un linfoma di Burkitt, tumore maligno del tessuto linfatico piuttosto aggressivo. Il marito della donna inizia allora a pregare Papa Wojtyla, da poco scomparso, che gli viene in sogno una notte. «Aveva il volto serio. Mi disse: “Io non posso fare niente, dovete pregare quest’altro sacerdote...”. Mi mostrò l’immagine di un prete smilzo, alto, magro. Io non lo riconobbi, non sapevo chi fosse».

L’uomo, secondo quanto raccontano alcune pubblicazioni locali, rimane turbato dal sogno, ma non riesce ad identificare il prete che Giovanni Paolo II gli ha indicato. Pochi giorni dopo, aprendo casualmente un giornale, ecco una foto del giovane Eugenio Pacelli che attira la sua attenzione. È lui quello che aveva visto ritratto in sogno. Si mette allora in moto una catena di preghiera che chiede l’intercessione di Pio XII e la donna guarisce dopo le primissime cure.

Qualche anno e il caso arriva al Vaticano. E adesso, sempre secondo quanto riferiscono alcuni siti internet locali, toccherà all’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Felice Cece, insediare il tribunale diocesano per la convocazione della donna miracolata. A quanto si è saputo, la guarigione della giovane madre è considerata così importante che i medici avrebbero ipotizzato anche un possibile errore diagnostico iniziale. Ma intanto la macchina della Santa Sede si è messa in moto.
Tratto da:


1 commento:

Anonimo ha detto...

Here we go again!
Con i miracoli!! Liliana USA