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mercoledì 24 febbraio 2010

Buche stradali, quando Re Nasone cacciò l'«assessore» per la Napoli groviera


Ferdinando IV, dopo passeggiate in carrozza, chiedeva conto al suo «dirigente» del pessimo stato delle vie

NAPOLI - Le piogge insistenti di questi giorni su Napoli hanno marcatamente segnato il manto stradale in diversi punti. Segnalazioni di buche apertesi a seguito del scorrimento di acqua piovana che infiltratasi nel basso strato del manto stradale lo ha immancabilmente sgretolato ha dato origine a piccole grandi buche; un vero pericolo per la circolazione di auto e moto. La storia si ripete in verità dalla notte dei tempi. Tanto che, rispetto alla città «groviera», sembra opportuno scomodare le memorie dei Regnanti.

DALLA DUCHESSA - Si narra che Ferdinando IV di Borbone fosse solito recarsi dalla Duchessa di Florida al Vomero, in carrozza. Una volta, a causa della strada accidentata e piena di fossi, le sue regali terga ne risentirono per giorni e giorni. A quel punto il re, chiamò a corte l'architetto responsabile alla pubblica viabilità e minacciò di sollevarlo dall'incarico per l'incuria e la cattiva gestione delle strade del Regno. L'architetto tentò di giustificarsi, obiettando che, dopotutto, sua Maestà, dal posto in cui stava seduto, non aveva potuto ben valutare con lo sguardo, lo stato della strada. Re Ferdinando, allora, ancora più stizzito gli rispose, più o meno: caro architetto, lo stato delle strade non si è mai misurato con gli occhi ma col...didietro.
Antonio Cangiano

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