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domenica 14 febbraio 2010

"Povera, Stabia!"

“Povera Patria” diceva Battiato. “Povera Stabia” dico io ora. Nessuno mi dica che si tratta di un aggettivazione impropria. Perché chiunque conosce cosa è successo a Castellammare negli ultimi anni, e cosa sta succedendo ora, comprende benissimo quello che una canzone di Battiato può significare. Soprattutto, per chiunque aspetta le prossime elezioni amministrative per sperare in un cambiamento di questa città.

Ebbene, Vi confesso che, per me, in questo momento, trovare le motivazioni per andare avanti nel mio impegno politico è una impresa molto ardua e difficile. Ho sempre fatto politica, ponendo alla base delle mie azioni solo le grandi motivazioni che mi animavano. Ed è stato proprio il desiderio di un futuro diverso per la mia città che mi ha spinto, in questi anni di duro lavoro, ad intraprendere numerose battaglie nell’interesse dei cittadini.

Di queste battaglie, molte ne abbiamo vinte, altre ne abbiamo perse; molte erano giuste, altre forse, ragionando a posteriori, un poco meno. Ma, ognuna di essa trovava il proprio fondamento nell’onesta dei promotori e nella speranza di un futuro migliore, oltre che nel desiderio di offrire una scians a questa città. Tutti sapete che non è stato un viaggio semplice. In questi anni mi hanno accompagnato tante vicende spiacevoli: lettere intimidatorie ed episodi analoghi.

Ma, tutti sapete anche che mai mi sono fermato, anzi sono andato sempre più avanti. Ed ho fatto ciò, pur consapevole che le difficoltà erano tante, perché avevo dalla mia gradi motivazioni ed enormi speranze di agire per cambiare questa città. Con soddisfazione devo ammettere che sono stati sempre più i cittadini che addirittura mi telefonavano a casa per complimentarsi e per aderire ai miei progetti.

Ma ora, nel vedere cosa sta succedendo nella politica stabiese, vi confesso che sento mancare le motivazioni che mi hanno animato finora. Chi mi conosce sa che io non sono un politico in senso stretto e sa che i tavoli ed i tavoletti a me non sono mai piaciuti. Chi mi conosce sa che non ho mai percorso sentieri finalizzati ad assicurarmi poltrone. Dicendo ciò non voglio attaccare nessuno, o forse voglio attaccare tutti.

Ho deciso di pubblicare questo video, pensando a cosa sta succedendo nella nostra città. Questo video è un video particolare, considerato che ritrae il concerto “Giu la maschera” in memoria dei giudici Falcone e Borsellino. Qui taccio!

di Antonio Sicignano

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