Anche su:
Vedi i nostri video su YoutubeContattaci su Facebook

venerdì 5 marzo 2010

Indagine GdF - Sicignano (Cdl): “la mia posizione è del tutto marginale e la chiarirò quanto prima”

“Allo stato non vedo perché dovrei fare un passo indietro, considerato che non ho nulla da nascondere e nulla per cui preoccuparmi”

CASTELLAMMARE DI STABIA. «Il mio coinvolgimento è tremendamente marginale ed, in effetti, solo un atto dovuto, dopo quello che si è acclarato su altri consiglieri» è quanto sostiene il consigliere stabiese Antonio Sicignano in merito alle indagini della Guardia di Finanza.

«In sostanza, mi si contestano solo due episodi, che sono il frutto di evidenti equivoci. Tra l‘altro, anche in un giorno per cui non sarei mai dovuto essere a scuola, perché era mercoledì, ovvero il mio giorno settimanale libero. Mai mi si contesta l’assenza, ma solo che sarei arrivato più tardi. Comunque, mi presenterò dal magistrato prima possibile per chiarire questa vicenda. In fondo, l’informazione di garanzia serve proprio a questo, per risolvere gli equivoci».

No alla lapidazione mediatica. «Ovviamente sono moralmente distrutto. Trasformare, come fatto da alcuni organi di stampa, un avviso di garanzia in una sentenza di condanna è un atto di ignominia senza precedenti nella storia della nostra città. Allo stesso tempo (come fatto da altri organi di informazione) fare tutto un calderone e parlare in termini così gravi di tutti gli indagati, senza differenziare le varie singole posizioni marginali è un atto di violenza inaudita; ugualmente, senza precedenti nella storia della nostra città».

Il giorno delle 100 interrogazioni. «Non sono mai stato né un assenteista né un fannullone. Si pensi che uno di quei giorni che mi si contesta è quello in cui ho presentato 100 interrogazioni in un giorno, raggiungendo, in tal senso, un record di efficienza a livello nazionale. Tutti sanno che su questo sono stato uno dei più attivi, intervenendo, per 4 anni, con cadenza giornaliera sui problemi della città, senza mai intascare un soldo e sono divenuto consigliere comunale solo 4 mesi fa».

Quanto alle elezioni. «Non comprendo per quale motivo, allo stato, dovrei fare un passo indietro dalla mia candidatura, quando sono estraneo alle vicende contestate e non ho alcun timore di un esito processuale infausto, così come non ho nulla da nascondere. Se, poi, qualcuno cerca di approfittare delle citate vicende per sperare di togliermi di mezzo, si sbaglia di grosso. Chi mi conosce sa che non sono uno che arrossisce».

«E’ bene ricordare che c’è gente che si candida nonostante una sentenza di condanna per mafia o nonostante sia sotto processo per reati gravissimi. Nel mio caso non è intervenuto nemmeno un rinvio a giudizio (che, tra l’altro, per chi conosce il processo penale, è un atto che viene molto prima della sentenza di condanna) e la mia posizione è del tutto marginale e la chiarirò quanto prima».

Nessun commento: