Anche su:
Vedi i nostri video su YoutubeContattaci su Facebook

giovedì 15 aprile 2010

Al Quattrocchi-day è Genova che fa la "mercenaria"


Il Comune chiede i soldi per l'affitto della sala
LUCIANO BORGHESAN
GENOVA


Sono trascorsi sei anni da quando, in Iraq, Fabrizio Quattrocchi sfidò gli assassini togliendosi la benda dagli occhi al grido «Vi faccio vedere come muore un italiano». E’ una vigilia importante per la famiglia del body guard di Genova: «Per la prima volta - spiega Graziella, la sorella - la commemorazione può avvenire nella sua, nostra città». Peccato che per la cerimonia il Comune - pur avendo dato il patrocinio - chieda l’affitto: 465 euro. Paradossale: l’ente pubblico si presenta mercenario dopo le varie polemiche, specie da sinistra, che hanno ostacolato un riconoscimento ufficiale della morte di quel giovane perché da più parti descritto «mercenario». «E non lo era - ripete Graziella -, mio fratello lavorava nel panificio di famiglia, ma avendo problemi di respirazione ed essendo un appassionato di arti marziali si era specializzato nella difesa personale: è un mercenario uno della Mondialpol? Lavorava per industrie, per alberghi, e della sua partenza per l’Iraq a noi non disse alcunché».

Graziella ha il pianto in gola quando parla di Fabrizio. Recentemente (11 marzo) lo ha fatto a Bruxelles davanti alla commissione europea che si occupa della lotta al terrorismo internazionale: «Il gesto di mio fratello ha impedito ai terroristi di propagandare i loro folli messaggi: li ha spiazzati, il video è diventato troppo cruento persino per loro. Loro sì mascherati». Tra tante dimenticanze, la forza per mamma Quattrocchi, per la sorella, i due fratelli, per la fidanzata arrivò dalle due figure, per loro, più importanti: il presidente Ciampi insignì Fabrizio della medaglia d'oro al valore civile e Giovanni Paolo II scrisse un caro messaggio. E poi è rimasto il calore della gente: «Continuiamo a ricevere migliaia di attestati di amore da tutto il mondo, abbiamo fatto nascere un'associazione sportiva per aiutare ragazzi in difficoltà e domenica a Bologna si svolgerà un torneo di nuoto con 250 ragazzi nel nome di Fabrizio». A maggior ragione, in questo contesto, stona la richiesta di un pugno di euro per la sala di rappresentanza di Palazzo Tursi... Un errore? No, la spiegazione dei dipendenti comunali è che il patrocinio va distinto dalla spesa per l’utilizzo privato dei locali, cioè: è la famiglia a volere la manifestazione, il Comune è già bravo a concedere che lì si svolga.

Ciò nonostante il gruppo «Comunisti-Sinistra popolare Liguria» ha contestato la semplice adesione simbolica data dalla giunta di centrosinistra. «Noi non protestiamo, pagheremo, desideriamo solo una giornata serena per un ricordo dolorosissimo», dice la famiglia. Ci saranno gli amministratori? L’allora sindaco di Genova Beppe Pericu non partecipò ai funerali e anche questa volta pare che mancherà il primo cittadino ,Marta Vicenzi. «Oggi ha fatto avvisare che non interverrà perché impegnata altrove», aggiunge Graziella. Ci saranno sicuramente le famiglie delle vittime del terrorismo, i parenti dei carabinieri di Nassiriya e tanti amici di Fabrizio.

Tratto da:

Nessun commento: