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mercoledì 7 dicembre 2011

Sicignano (Fli): “non al fuoco di fila contro i giovani consiglieri, la responsabilità del decadimento della politica stabiese è del Primo Cittadino”


“La cravatta antiquaqquaraqqua? La regalerò a Bobbio, non per offenderlo, ma per ricordargli che la politica è un'altra cosa da quella fatta finora“

CASTELLAMMARE DI STABIA «Ritengo un errore il “fuoco di fila” mosso contro i due giovani consiglieri autori del ripensamento sulla mozione di sfiducia al presidente del consiglio. La responsabilità del decadimento della politica a Castellammare, e della sua evidente mancanza di credibilità, non è di costoro ma del Capo della giunta che - da tempo - ha infuocato il dibattito politico e lo ha reso poco credibile. Ciò, abituandoci ad attacchi spregiudicati nei confronti di tutto e di tutti, con toni da osteria, poi puntualmente rimangiati il giorno dopo» è quanto sostiene Antonio Sicignano, consigliere comunale di opposizione, esponente di FLI

«Noi auspichiamo che a Castellammare si ritorni a fare politica, pur nelle contrapposizioni e nelle divergenze di opinioni. Per questo motivo, nei prossimi giorni ci attiveremo per la formale costituzione del Terzo Polo, unitamente agli amici rappresentanti dei partiti componenti la coalizione in ambito nazionale e ci faremo garanti di un ritorno alla politica».

Quanto alla “cravatta – antiquaqquaraqqua” indossata dal consigliere Sicignano durante il consiglio comunale della scorsa serata, commenta: “è una cravatta raffigurante personaggi della Disney. L’ho indossata per ricordare che alcune volte la maggioranza consiliare somiglia sempre di più ad un cartone di Walt Disney, con personaggi prestabiliti (tra cui molti paperino) e capovolgimenti di sorta, in cui ogni scontro poi si conclude sempre con un comico lieto fine: peccato però che a subirne le conseguenze è la nostra città”.

«Ho deciso – conclude - che la regalerò al primo cittadino per Natale, non per offenderlo (le offese non fanno parte della mia cultura) ma per ricordare che la politica, quella vera, è un'altra cosa, rispetto a quella fatta finora»

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