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martedì 28 agosto 2012

La Napoli a luci rosse che vogliamo combattere!



Uno degli argomenti che, durante l'estate, più ha interessato gli organi di informazione napoletani è quello relativo alla proposta del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, di "istituzionalizzare" nel capoluogo partenopeo un c.d. "quartiere a luci rosse"

Beh, ...mentre Napoli è oramai divisa tra proibizionisti e libertini, è forse opportuno recuperare, per un attimo, il nocciolo della questione. Anche perché  i quartieri c.d. "a luci rosse" a Napoli già esistono da tempo e sono purtroppo quelli in cui sono soliti prostituirsi donne immigrate e non, sole ed in povertà , oltre che vittime di un degrado umanitario e sociale. Basta fare un giro per piazza Garibaldi in tarda serata, lo spettacolo che si presenta avanti è osceno. E su ciò, credo sia ora che qualcuno intervenga sul serio!

Ebbene, questi quartieri, in cui la legalità è un miraggio irraggiungibile, che a causa della crisi economica sono cresciuti esponenzialmente, vanno combattuti e vietati, perché  - è utile ricordarlo - a Napoli la prostituzione, come tanti altri fenomeni delinquenziali,  vive sotto il controllo della camorra e rappresenta un problema reale, non una risorsa da tutelare.

Per questo motivo, come Dipartimento “legalità, sicurezza e lotta alla camorra” afferente al coordinamento Fli della Campania, siamo  preoccupati dalla proposta del sindaco De Magistris sul c.d. quartiere a "luci rosse". 

Non voglio esagerare, ma sorge spontaneo l'interrogativo: avete pensato che forse aprire un quartiere a luci rosse a Napoli, soprattutto in certi quartieri, è come legalizzare la cocaina in Colombia?........

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