Sicignano: «anche per questo chiediamo le dimissioni di Vozza, ed annuncio che dalla settimana prossima saremo in piazza per raccogliere le firme in tal senso».
CASTELLAMMARE dI STABIA. «Prima di parlare di ripubblicizzazione dell’acqua, Vozza dovrebbe spiegarci perché, nella sua qualità di sindaco pro tempore del comune di Castellammare, ha proposto in ritardo l’appello avverso la sentenza del Tar che aveva dato ragione alla Gori. Con ciò facendoci perdere la causa davanti al Consiglio di Stato» è quanto ha sostenuto Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del circolo stabiese, con riferimento alla notizia secondo cui Salvatore Vozza, candidato alle primarie del centrosinistra per la Presidenza della Provincia di Napoli, ha scritto agli altri due candidati, Nicolais e Allodi, per chiedere un impegno per la ripubblicizzazione dell’acqua.
CASTELLAMMARE dI STABIA. «Prima di parlare di ripubblicizzazione dell’acqua, Vozza dovrebbe spiegarci perché, nella sua qualità di sindaco pro tempore del comune di Castellammare, ha proposto in ritardo l’appello avverso la sentenza del Tar che aveva dato ragione alla Gori. Con ciò facendoci perdere la causa davanti al Consiglio di Stato» è quanto ha sostenuto Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del circolo stabiese, con riferimento alla notizia secondo cui Salvatore Vozza, candidato alle primarie del centrosinistra per la Presidenza della Provincia di Napoli, ha scritto agli altri due candidati, Nicolais e Allodi, per chiedere un impegno per la ripubblicizzazione dell’acqua.
«Si tratta di una pendenza –spiega Sicignano - tra il Comune Stabiese e la Gori in merito alle disposizioni circa le modalità di trasferimento del servizio acquedottistico comunale dall’Asam alla Gori. Ebbene, dopo una sentenza del T.A.R. che aveva dato ragione alla Gori e notificata il 6 aprile 2006, il comune ha notificato il ricorso il 13 luglio 2006 e lo ha depositato il successivo 21 luglio. Di conseguenza, in data 7.5.2008, il Consiglio di Stato ha dichiarato irricevibile l’appello del comune stabiese perché l’appello è stato proposto fuori termine.
A pag. 5 della sentenza si legge: “l’appello proposto dal comune di Castellammare di Stabia è irricevibile”. Ed ancora: “è pacifico che l’appello del comune di Castellammare di Stabia sia stato tardivamente notificato, in violazione del termine breve perentorio di trenta giorni sancito dall’art. 23 bis, l. t.a.r., applicabile ratione materiae controvertendosi in tema di esecuzione di servizio pubblico”. E quindi in conclusione: “il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando sui ricorsi riuniti dichiara irricevibile l’appello proposto dal comune di Castellammare di Stabia”.
Conclude Sicignano: «invierò la sentenza e la relativa documentazione alla Procura Regionale della Corte dei Conti per valutare se un tale comportamento ha prodotto danni economici all’ente pubblico. Anche per questo – aggiunge - chiediamo le dimissioni di Vozza, ed annuncio che dalla settimana prossima saremo in piazza per raccogliere le firme in tal senso».


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