Oggi ho fatto una ricerca su internet e mi sono letto tutte le dichiarzioni rilasciate da esponenti della sinistra napoletana sulla questione "ronde". E tra tutti quelli che ho letto, voglio riportarvi, al fine di meglio comprendere la vexata quaestio, gli interventi del sindaco e del vicesindaco di Napoli:
1) Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, al Velino ha sostenuto: “Non condivido le ronde e perciò sono nettamente contraria alla loro istituzione nel territorio cittadino, così come lo sono numerosissimi Sindaci della regione Campania”. Aggiunge: “Sono molteplici i motivi per cui sono contraria. In primo luogo, penso che la tutela dell'ordine e della sicurezza debba rimanere un compito essenziale delle Istituzioni pubbliche e delle forze di polizia che hanno acquisito in materia una necessaria ed altissima professionalità. Gli stessi sindacati di tali forze, in piena convergenza, hanno manifestato dissenso per l'istituzione delle ronde. C'è fra l'altro il timore che queste iniziative possano tendenzialmente depotenziare l'impegno delle istituzioni nel rafforzare strategie e risorse di interventi secondo le esigenze territoriali e c'è una ulteriore preoccupazione di suscitare o rafforzare nell'opinione pubblica quel convincimento del fai da te perché lo Stato non ne è capace. E questo è inaccettabile”. Conclude: “L'eventuale, e non improbabile, coloritura politica o di parte delle iniziative, nonostante i paletti fissati dal decreto ministeriale, potrebbe determinare tensione nel contesto cittadino se non addirittura scontri come già è avvenuto in qualche città. Quindi avremmo che le ronde risultino o del tutto inutili ed improduttive oppure corrano esse stesse gravi rischi aumentando il lavoro di carabinieri e polizia di Stato”.
2) Il vicesindaco di Napoli, Sabatino Santangelo, ha sostenuto: «Noi siamo per la legalità e la sicurezza affidate alle forze di polizia - sottolinea Santangelo - quella delle ronde è una forzatura rispetto all'ordinamento dello Stato». «Fino a quando le forze della polizia avranno la capacità, come ce l'hanno con assoluta perfezione, di assicurare la sicurezza - conclude - noi siamo assolutamente contrari. È questa la linea del sindaco e dell'intero Comune di Napoli».
Ebbene, è evidente a tutti che la sinistra napoletana sulle ronde ricorda tanto il personaggio manzoniano di don Abbondio, quando, nel secondo libro dei promessi sposi, si abbandona in citazioni dotte e motivazioni complesse, pur giustificare il suo rifiuto di celebrare le nozze.
Ed infatti, gli esponenti della sinistra stanno andando in giro a dire che con le ronde si indebolisce lo Stato e si incentiva il “fai da te”. Ciò è davvero incredibile, perché è oramai chiaro a tutti che l’unico compito che avranno i volontari per la sicurezza è quello di segnalare alle forze dell’ordine l’eventuale commissione di illeciti. E, in tali casi, saranno solo le forze dell’ordine ad intervenire.
Niente "fai da te" e niente randellate e niente manganelli, ma solo "occhi vispi" pronti ad avvertire le forze dell'ordine per aiutare chi sta per subire una violenza, una rapina, un furto, uno scippo o un'aggressione. Cosa che in alcune parti della nostra provincia già avviene in forma anonima, ma che spesso proprio a causa di tale anonimato non riesce ad esplicare completamente la sua effocacia positiva.
Personalmente, poi, credo che in una città dove l’omertà la fa da padrone, investire nelle “ronde” significherebbe incentivare i cittadini a non avere più paura e ad iniziare a collaborare con le forze dell’ordine e, se il caso lo induce, a denunciare.
In realtà, devo confessare, che quello che non condivido è il “no” incondizionato con cui gli esponenti della sinistra napoletana hanno liquidato il decreto sulle ronde, che, invece, concede grande libertà ai Sindaci per organizzare i volontari in modo consono alle esigenze del territorio
Quando sento dire, da parte della sinistra, che le ronde sono un provvedimento inutile, a causa di non so quali pericoli, mi viene in mente, ancora una volta, don Abbondio, che quando legge un libro sulla vita di San Carlo, invece di andare interessarsi sulle opere del santo, si ferma a domandarsi chi fosse Carneade
Dimenticavo: Il vicesindaco di Napoli ha sostenuto che le ronde sono "una forzatura dell'ordinamento delllo Stato". Forse, dovrebbe sapere che l’art.383 del Codice di Procedura Penale, già da molto prima che si iniziasse solo a nominare la parola "ronde", stabilisce che “ogni persona è autorizzata a procedere all’arresto in flagranza”, con l’obbligo consequenziale di “senza ritardo consegnare l’arrestato e gli oggetti costituenti il corpo del reatoalla polizia giudiziaria, la quale redige il verbale della consegna e ne rilascia copia”.
Antonio Sicignano (vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania)
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