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sabato 27 febbraio 2010

No al “Vozza bis targato centrodestra” - Antonio Sicignano si candida a sindaco, con 2 liste civiche

















Sicignano: «Alle prossime elezioni ci saranno, da una parte, gli ex assessori delle prime giunte di Vozza, candidati con il centrodestra; dall’altra, gli assessori degli ultimi anni di Vozza, candidati con il centrosinistra. In mezzo ci siamo noi, che siamo l’unica speranza di cambiamento»

CASTELLAMMARE DI STABIA. I militanti del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia ed i soci promotori dell’associazione “Stabia, Cambia” dicono “no al Vozza bis targato centrodestra” e chiedono al presidente Antonio Sicignano di scendere in campo, candidandosi alla carica di Primo Cittadino. Con una nota dei dirigenti Massimiliano Zurlo, responsabile della sezione giovani, Vincenzo Santaniello, vicepresidente del Circolo edlla Libertà, Carla Celentano, presidente del movimento femminile, e Giovanni Cascone, responsabile del movimento “Stabia, Cambia” si conferma la scelta già annunciata nei giorni precedenti.

«Diciamo NO a questo modo di intendere la politica – si legge nella nota - dove a subire è sempre e solo la città. Il Pdl conferma le alleanze con chi fino a pochi mesi fa era assessore di Vozza ed ha concorso a determinare i fallimenti della nostra città. Ciò non potrà mai costituire una risposta di cambiamento. Per questi motivi, noi non possiamo non andare soli e, pur consapevole di rinunciare in tal modo ad inarichi e poltrone, chiediamo al Presidente Sicignano di confermare la coerenza e di proseguire nella lotta per cambiare Stabia».

Conferma la candidatura Antonio Sicignano, che sarà appoggiato dai movimeni civici “CDL STABIA” e “STABIA ,CAMBIA”. «E’ stata una scelta sofferta - spiega Sicignano – che non potevo non compiere in coerenza con le battaglie che da 3 anni animano il nostro impegno politico. Alle prossime elezioni - aggiunge Sicignano - ci saranno, da una parte, gli ex assessori delle prime giunte di Vozza, candidati con il centrodestra; dall’altra, gli assessori degli ultimi anni di Vozza, candidati con il centrosinistra. In mezzo ci siamo noi, che siamo l’unica speranza di cambiamento. Ringrazio tutti gli amici che ci sono stati vicino in questi giorni, scegliendo la coerenza alle promesse che gli venivano fatte. Sono sicuro che anche i cittadini sceglieranno questa strada, per dire No al passato».

Conclude Sicignano: «è ora che qualcuno inizi a dire no a questo modo di intendere la politca ed è ora che qualcuno inizi a dare una lezione a questa gente».

1 commento:

Antonio Pocobello ha detto...

Se ancora c'era bisogno di capire.

È il partito che, nei suoi organi, stabilisce l'azione dell'esecutivo e le deliberazioni del legislativo e dirige le decisioni del giurisdizionale.
È nel partito che si regolano i controlli, si nominano i controllori e si dirigono i controllati.
Parlamento, Governo, Magistratura, Burocrazia, Giurisdizione amministrativa, civile, penale, Esercito, Polizia, tutto viene progressivamente avviluppato, influenzato in una mostruosa unitarietà di fatto, e per il cittadino è finita.
Il partito si pone come uno Stato nello Stato così come uno Stato nello Stato era la baronia feudale.
Imprigionato nella sua dottrina e nella sua disciplina (credi, obbedisci e vota), il cittadino, lungi dall'acquisire quella espansione spirituale e quella ginnastica libera che è richiesta dalla complessità dei rapporti politici moderni, si immiserisce nel conformismo, nella paura, e nel servilismo, perde il gusto e l'orgoglio della sua personalità, teme l'isolamento, paventa la minoranza, diventa incapace di qualunque decisione o azione autonoma.
L'uomo sparisce nell'apparato; la sua pace è nel collettivo, il suo orgoglio nella maggioranza. La libertà, deviata dall'esercizio del diritto, si perde, diventa arbitrio. L'unica cosa da rispettare: le regole del partito. Chi le viola, è perduto.

Questo oggi è il partito politico nella sua realtà: non è più movimento di opinione. È caserma, totalitaria caserma.
La mia critica si riferisce a questi partiti.