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mercoledì 18 agosto 2010

Atm, stop ai «gratta e sosta» In arrivo 1.600 parcometri

La rivoluzione delle strisce blu. «Parcheggi più facili»

Addio ai vecchi tagliandi gratta e sosta (Fotogramma)
Addio ai vecchi tagliandi gratta e sosta (Fotogramma)
MILANO- Al macero i «gratta e sosta». Atm archivia l'epoca dei tagliandi per il parcheggio a pagamento e inaugura l'era informatica dei parcometri a tempo. La rivoluzione scatterà da settembre, nei Bastioni, e durerà oltre un anno: l'azienda ha previsto l'installazione di 1.600 dispositivi in tutte le strade delimitate dalle strisce blu, un apparecchio ogni 30 posti macchina. «Finalmente Milano diventa una città normale, "amica" degli automobilisti, dotata di un sistema semplice per il pagamento della sosta», commentano da Atm. Il bando per la fornitura e la manutenzione degli apparecchi è stato appena chiuso, la gara formalizzata, e nei prossimi giorni saranno firmati i contratti. Il passaggio dalla carta al digitale costerà 6 milioni di euro.

«Andare in centro la sera, al cinema o per locali, diventerà troppo costoso. Per il settore dello spettacolo è un danno!». È l'estate del 1996. L'Agis strilla le sue preoccupazioni, vuole salvarsi dalla «lotteria del traffico» (ma non resisterà ovunque ai multisala). Chi si ferma, paga con la tessera «sosta Milano»: 2.500 lire l'ora, 5 mila con lo sconto dalle 20 alle 24. Quattordici anni dopo, i vigili urbani hanno denunciato un automobilista che «smaltava» i tagliandi già utilizzati con un pennarello color oro. Un segnale. È il momento di cambiare: «I "gratta e sosta" spariranno gradualmente entro la fine del 2011» spiegano da Atm. Enrico Fedrighini, consigliere comunale dei Verdi e strenuo sostenitore delle politiche di regolamentazione della sosta in funzione anti traffico e smog, plaude all'iniziativa: «Finalmente Milano si allinea all'Europa, pur in ritardo di anni. L'amministrazione ha il dovere di migliorare la vita dei cittadini. Per altro, il sistema informatico è più equo e trasparente: consente agli automobilisti di pagare il tempo effettivo della sosta in superficie».

Atm ha già sperimentato i parcometri in via Larga, in piazza Wagner e in altri punti del centro: funzionano. Le tariffe, per ora, non cambiano: le fissa il Comune e sarà la giunta, nel caso, a rivedere le tabelle. Si va allungando, però, la lista della strade delimitate con le strisce blu: viale Monza, la zona di Rogoredo, l'asse Molino Dorino-QT8 (da dicembre 2010). I residenti e i pendolari a motore protestano. Il Pd in consiglio di zona 8 ha lanciato un messaggio al quartiere: «Il nostro obiettivo non è fare pagare la tassa sulla sosta, ma avere parcheggi d'interscambio pieni e mezzi pubblici più efficienti».

Chi ha ragione? «Alla semplificazione delle procedure di pagamento sono legati l'efficacia e il "consenso sociale" attorno a queste misure - conclude Fedrighini -. L'installazione dei parcometri è necessaria per consentire l'avvio della sosta regolamentata anche nelle periferie». Dove, in sostanza, la ricerca del tagliando imporrebbe peregrinazioni (a vuoto) tra edicole, tabaccherie e bar. Oltre alle colonnine informatiche, tuttavia, Atm conserverà le modalità di pagamento con la tessera a scalare da 100 euro e col servizio di sms dai telefonini. Palazzo Marino ha incassato 10,75 milioni di euro dai parcheggi nel 2008, scesi a 8,25 milioni nel 2009 e stimati ulteriormente in calo nel 2010 (circa 4 milioni). Perché? Qualcosa non funziona. Nella relazione previsionale di bilancio si insiste sul «miglioramento del sistema della sosta». Si parte dai parcometri, al macero il vecchio.

Armando Stella
18 agosto 2010

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