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sabato 6 agosto 2011

Castellammare –Sicignano (Cdl): “prima di fare proclami, si apra una questione morale”


“Se si fa finta di niente, si da l’impressione che si preferiscono i proclami alle cose concrete, e che la musica è sempre la stessa”.

CASTELLAMMARE DI STABIA. «Prima di parlare dell’omicidio Tommasino e di quel periodo funesto che ha riguardato la politica stabiese, e di un presunto cambiamento che avrebbe riguardato la politica dopo il suo arrivo, il Primo Cittadino spieghi come mai ha fatto eleggere alla carica più importante del consiglio comunale colui che era segretario del Pd, quando scoppiò lo scandalo per i killer di camorra iscritti al partito e che da poco è passato al Pdl e nella sua maggioranza; lo stesso che era leader di quella lista, che concorse alle primarie del Pd, al cui numero 40 era candidato proprio Catello Romano, presunto Killer di camorra del consigliere del Pd Tommasino» è quanto sostiene il consigliere comunale di opposizione Antonio Sicignano, leader del Cdl stabiese.

«Orbene, premesso che io non sto accusando nessuno, né tampoco contesto la persona di alcuno, e parlo solo di responsabilità politiche e dei conseguenti errori politici posti essere in tale sede e non di altro, voglio solo evidenziare che, con siffatta elezione alla carica di presidente del Consiglio, voluta da Bobbio, un cambiamento concreto a Castellammare non è stato ancora posto in essere. Ritengo poi che se si vogliono fare cose concrete e non solo vuoti proclami, sia necessario aprire una questione morale nella politica stabiese, anche al fine di favorire un cambiamento della politica rispetto a quello che è successo a Castellammare negli anni scorsi»

«Anche perché – conclude - se si fa finta di niente, si da l’impressione che si preferiscono i proclami alle cose concrete e che la musica è sempre la stessa»

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