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lunedì 12 settembre 2011

Amerigo Vespucci – Sicignano (Cdl): “si rifletta sulla necessità di dare alla nostra città una struttura museale sulla cantieristica”

“Il tutto, avendo ben presente la grave crisi della Fincantieri, che non può essere pagata tutta dai nostri operai e dalla nostra città, che in tema di cantieristica navale ha sempre rappresentato l’eccellenza”

CASTELLAMMARE DI STABIA. «Le manifestazioni di celebrazione della ricorrenza dell'ottantesimo anniversario del varo della nave scuola della Marina Militare, Amerigo Vespucci, siano una occasione per riflettere sulla necessità di dare alla città di Castellammare una realtà museale, magari proprio una nave museo, dove esaltare la cantieristica navale stabiese» è l’auspicio del consigliere comunale di opposizione Antonio Sicignano, leader del cdl stabiese.

«E’ inaccettabile che, ancora oggi, nella nostra città non ci sia, né tampoco se ne parli, della necessità di creare una realtà museale sulla storia cantieristica stabiese; che, per le sue competenze, ha fatto scuola nel mediterraneo, contribuendo alla costruzione di importanti navi che hanno segnato la storia dell’ingegneria navale mondiale. E’ oramai improrogabile favorire la nascita di una struttura museale che racchiuda al proprio interno tutti i simboli di una parte della cultura della città assolutamente da non trascurare. Senza dimenticare che ciò, creerebbe una nuova attrattiva turistica, che porterebbe vantaggi all’economia cittadina. Il tutto, avendo ben presente, ovviamente, la grave crisi della Fincantieri, che non può essere pagata tutta dai nostri operai e dalla nostra città, che in tema di cantieristica navale ha sempre rappresentato l’eccellenza».

«Per questo motivo, in passato, unitamente ai referenti locali dell’associazione Marinai di Italia, lavorammo ad un importante progetto, finalizzato a recuperare il cacciatorpediniere Ardito, che era ancorato nel porto di La Spezia dopo essere andato in disarmo nel 2005, per trasformarlo in una nave museo sulle ricchezze del mare e dell’ingegneria navale, da destinare direttamente alla città di Castellammare di Stabia».

«Il progetto ebbe l’adesione degli alti Ufficiali della Marina Militare Italiana, i quali mi manifestarono (con lettera del 3-2-2009 (prot. n. 07), indirizzata dall’Ammiraglio di Divisione, Claudio Gaudiosi), l’apprezzamento dello Stato Maggiore della Marina per l’ iniziativa e la disponibilità ad attivare la complessa procedura di trasformazione dell’ una unità navale in museo. Ebbi altresì l’adesione di molti cittadini e associazioni, anche di rilievo nazionale, come quella degli equipaggi di Nave Ardito, che nel settembre 2009 addirittura fecero a Castellammare il loro secondo raduno nazionale. Tuttavia, poi, il progetto è naufragato perché le istituzioni provinciali e regionali sono state latitanti. Spero che le manifestazioni di celebrazione della ricorrenza dell'ottantesimo anniversario del varo della nave scuola della Marina Militare, Amerigo Vespucci, possano aiutare a favorire un cambio di tendenza. Nel caso, sono pronto a condividere il nostro progetto ed i nostri studi con le istituzioni che vogliono favorire l’iniziativa».

«Poter avere una nave museo, per tutta la città di Castellammare, rappresenta una risorsa importante, da sfruttare sia come attrattiva turistica, che come antidoto contro la cronica disoccupazione. Per non parlare poi che senza una adeguata struttura museale si rischia di perdere tutto il patrimonio stabiese, relativo al rapporto con il mare e agli sviluppi della cantieristica navale nostrana, che ha fatto scuola in tutto il continente»

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