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giovedì 8 marzo 2012

FLI: “STIPENDI D’ORO E TESSERAMENTO INQUINATO CONFERMANO L’INADEGUATEZZA DI CHI GUIDA IL PDL.”

« Bene abbiamo fatto a prendere, ancora una volta, le distanze da ipotesi di ingresso nella giunta Cesaro alla provincia di Napoli.»

Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale di FLI Pietro Diodato.

« Cesaro presidente della provincia si è distinto nuovamente per provvedimenti che vanno nella direzione opposta ai sacrifici imposti agli italiani dal governo Monti.

Ricordo che la prima denuncia dello scandalo delle retribuzioni ai dirigenti, aumentate a dismisura (del 20%), fu agli inizi di gennaio dei consiglieri provinciali di FLI (Flauto, Marano, Bellerè) che inviarono gli atti alla commissione per la trasparenza.

Oggi – prosegue Diodato – apprendiamo che, nonostante tutto, Cesaro non ha mai revocato la delibera che da qualche giorno è operativa e gli aumenti sono ufficiali.

C’è anche un altro fronte che investe la responsabilità di Cesaro nella sua qualità di presidente provinciale del PdL, insieme ad altri dirigenti del partito di Alfano e Berlusconi, ed è quello delle migliaia di tessere sottoscritte per la partecipazione ai congressi del popolo della libertà dalle quali, così come riportano alcuni organi di stampa, emergerebbero nomi di pregiudicati, parenti ed affiliati ai clan come nel caso del comune di Castellammare di Stabia, il cui sindaco Bobbio è anche l’esponente di spicco del PdL che in varie occasioni ha dichiarato guerra alla criminalità.

Diventa sempre più difficile – conclude l’esponente del partito di Fini – credere alle parole del segretario Alfano e di Nitto Palma, visto che a queste non seguono fatti concreti e il PdL rimane quello di prima.»

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