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mercoledì 18 aprile 2012

Castellammare – Cataldo Esposito (Fli): “Bobbio lasci stare gli insulti e spieghi cosa sta combinando alla Multiservizi”


Il presidente di Fli stabiese insiste: “per le partecipate azzerare tutti i c.d.a e creare una holding con la nomina di un amministratore unico”

CASTELLAMMARE DI STABIA. «Il rapporto inviato alla Corte dei Conti dal dott. Cassaneti, membro del collegio dei revisori dei conti, in merito alla situazione contabile della Multiservizi obbliga ancora una volta tutta la politica stabiese ad una attenta riflessione. Solo un sindaco attento più agli equilibri interni della sua maggioranza, anziché all’interesse generale, può liquidare il tutto con i soliti insulti e congetture da osteria» è quanto sostiene l’avvocato Cataldo Esposito, presidente del direttivo stabiese di Futuro e Libertà per l’Italia, a margine della polemica tra il Primo Cittadino ed un membro del collegio dei revisori contabili del comune stabiese.

«La Multiservizi versa in una situazione comatosa, che ha senz’altro origine durante le precedenti gestioni, ma dall’insediamento della giunta Bobbio, con le conseguenti nomine ai vertici della società, le perdite sono quasi raddoppiate (da 7 a 12 milioni di Euro) e l’efficienza del servizio reso alla città è di molto peggiorato, come i dati sui livelli di raccolta differenziata raggiunti, a dispetto di una TARSU da capogiro pagata dai contribuenti, stanno impietosamente a dimostrare».

«Dopo la presa di posizione di Cassaneti, si rende ancora più urgente una grande operazione, di trasparenza e di rilancio alla stesso tempo, delle partecipate comunali. E’ ora che vengano finalmente spiegate alle città, analiticamente e dettagliatamente, le singole poste del bilancio della Multiservizi per capire se è tutto in regola ( e noi di FLI saremo i primi a prenderne atto) o se invece siamo stati messi di fronte ad artifizi contabili sulla pelle dei cittadini».

«Invitiamo, pertanto, il sindaco, la giunta ed i vertici della società a chiarire tutti gli aspetti poco comprensibili, e ce ne sono molti, di questa vicenda. E poi, è bene ricordarlo, non sono solo i “guastatori” di FLI a chiedere spiegazioni: ci sono tutti i partiti di opposizione, i sindacati, al di là dei colori politici, e gli stessi aderenti al “tavolo dei moderati” che pure sono stati decisivi per la vittoria elettorale del centrodestra».

«In ogni caso - conclude - continuiamo a pensare che solo una cura drastica, con la creazione di una holding e l’individuazione di un Amministratore unico di alto profilo delle diverse società e, prima ancora, con l’azzeramento degli attuali consigli di amministrazione, possa servire a risanare le partecipate e allo stesso tempo ad impedire nuovi danni alla collettività. Sia ben chiaro, per noi qualunque amministratore va bene, l’importante è che il suo nome non viene fatto da Casal di Principe».

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