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martedì 7 maggio 2013

Il mio contratto con gli stabiesi: 1° punto - non voterò mai provvedimenti che aumentano le tasse



Un primo impegno verso i cittadini mi sento di prenderlo. Voglio stipulare un vero e proprio contratto con gli stabiesi. Un contratto scritto di pugno in bianco, con clausole ben espresse, verificabili da chiunque, che ponga, da una parte, me (nella qualifica di proponente) e, dall’altra, gli elettori (con la qualifica di aderenti). Offro come garanzia per la mia solvibilità tutte le battaglie che ho fatto finora. Non erano battaglie necessarie per il mio futuro politico (anzi...!). Potevo sedermi al tavolo delle spartizioni e dividermi la torta. Invece ho deciso di combattere di fare opposizione, perché certe cose mi danno l’orticaria. Anche questa volta, poi,  non è necessario, per la mia futura elezione, che io mi impegni solennemente con gli stabiesi. Ma lo faccio lo stesso, perché non sopporto chi dice che siamo tutti uguali. Non siamo tutti uguali. Io non sono uguale a loro. E ve lo dimostro con questo mio contratto con gli stabiesi. Contratto che io adempierò fino in fondo, anche perché io sono qui. Vivo in città, frequento la città, e sono su Facebook e su Twitter. Non scappo. Mi troverete sempre qui!

Ecco il mio primo punto: 1) MI IMPEGNO SOLENNEMENTE A NON VOTARE IN CONSIGLIO COMUNALE ALCUN PROVVEDIMENTO CHE PREVEDA L’AUMENTO DELLE TASSE.

Il perché di questo punto? in questo momento di grave crisi economica, dove c’è gente che non arriva a fine mese,  è ora di dire basta ai tanti balzelli locali che spesso vengono imposti al sol fine di giustificare lo spreco dei soldi pubblici. Specie in un momento in cui i servizi pubblici lasciano il tempo che trovano e si segnalano solo per il loro scarso funzionamento! ….Volete un esempio? è incredibile che nella nostra città, nonostante la raccolta differenziata sia stata scoperta solo da pochi giorni (e, ancora oggi, non si sa se partirà o meno!), la TARSU, oramai, raggiunge cifre quasi da capogiro. Nella nostra città persino l’Enel costa più di altrove, a causa di una addizionale comunale di circa 600mila euro. Una vera e propria tassa aggiunta al canone della bolletta con cui non è stato fatto altro che caricare sui meno abbienti il deficit di bilancio. Ed infatti, all’interno di molte abitazioni dei meno fortunati non ci sono (per motivi economici) riscaldamenti centralizzati, e molti abitanti, in inverno, usano le stufe ad energia elettrica. Risultato? sono sempre le persone meno abbienti, quelle che vivono in luoghi e situazioni più degradati, a pagare sempre di più! Ma ora sarà diverso, ed io ho preso un impegno con gli stabiesi, voi aderite??? 

P.s. diceva Ronal Regan: "Il contribuente è uno che lavora per lo Stato senza essere un impiegato statale".

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