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sabato 4 maggio 2013

La vera storia della lotta ai parcheggiatori abusivi, che nessuno racconta!



Una cosa sola la precedente amministrazione comunale ha, più o meno, fatto, anche se in parte: è la lotta ai parcheggiatori abusivi. Peccato però che la vera storia della lotta ai parcheggiatori abusivi nessuno la racconta. Sapete come è iniziata ? …era il 25 agosto 2010 ed uscì su Repubblica – Napoli un articolo molto dettagliato sui parcheggiatori abusivi, che avevano invaso le strade stabiesi, non più pattugliate dagli ausiliari del traffico (a cui era stato revocato l’appalto, a causa delle prescrizioni prefettizie). Quello dei parcheggiatori abusivi è un tema per noi molto sentito da sempre, e, dopo aver letto l’ articolo, con i vari amici abbiamo discusso a lungo sul problema. La cosa che non potevamo mandare giù era il fatto che ai parcheggiatori abusivi colti sul fatto (nelle ipotesi in cui non era possibile contestare i reati di estorsione o minacce. E ciò perché magari non c’erano state minacce esplicite e palesi o perché la vittima non se la sentiva di denunciare)  l’unica sanzione che poteva essere inflitta era una multa. Se però si considera che i parcheggiatori abusivi sono non a caso nullatenenti, si comprende bene che questa multa non viene mai pagata da nessuno; e i parcheggiatori abusivi possono continuare a fare il loro “mestiere” senza preoccupazioni di sorta, anche prendendo più multe al giorno …….Fu così, quindi, che in data 28 agosto del 2010 rilasciai una intervista all’ansa in cui, stanco di assistere all’ennesimo pasticcio italiano, mi appellai direttamente al Sindaco di Castellammare, offrendogli una soluzione a cui avevamo pensato. Chiesi di usare il pugno di ferrò contro i parcheggiatori abusivi, emanando una ordinanza sindacale, finalizzata a vietare l'esercizio dell'attività di parcheggiatore abusivo in tutta la città. Con l'avvertimento che, chi viene trovato a violare la medesima ordinanza, può essere denunciato per il reato di cui all'art. 650 c.p. (Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità) che prevede l'arresto fino a tre mesi. Con ciò, sull’esempio di quanto fatto in altri comuni del Nord Italia, avevamo trovato una soluzione "amministrativo – legislativa" al problema dei parcheggiatori abusivi, favorendo la possibilità di una agevole incriminazione penale di chi viene colto in fragranza. La proposta fu ospitata anche dai quotidiani locali, tanto che rilasciai più interviste ai vari organi di informazione. In data 9 settembre 2010, poi, ricevetti una telefonata eccezionale: era la Segreteria dell’Assessore alla legalità del Comune stabiese, il generale Mamone, un vero galantuomo. Mi informava che la Giunta aveva deciso di seguire la mia proposta sui parcheggiatori abusivi e che il Sindaco avrebbe emanato a breve una ordinanza, proprio così come avevo chiesto. Bene, anzi benissimo. Di li a qualche giorno mi sarei aspettato che anche pubblicamente il sindaco avesse riconosciuto la vera paternità della proposta. Ma niente. Mi sarei aspettato che qualche organo di informazione si fosse accorto che in realtà il vero padre della proposta ero io, ma niente! Negli anni successivi l’ordinanza si è rivelata un buon affare. Ma la disinformazione è continuata. Persino qualche consigliere di opposizione ha finito per lodare il Sindaco per l'ordinanza. I miei interventi sul tema (quelli dove proponevo l’ordinanza anti-parcheggiatori abusivi) erano stati “dimenticati” ,  proprio come Lenin fece con Trosky, quando dopo la rottura lo fece cancellare da tutte le foto di Stato. Ancora oggi, infatti, non riesco a capire per quale motivo nessuno racconta la vera storia della lotta ai parcheggiatori abusivi!

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