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mercoledì 15 maggio 2013

Ma vi rendete conto che siamo meno “liberi” del Burundi?




Oggi voglio parlare di libertà. E non della libertà di informazione, che a Castellammare non esiste. Di questo non me ne frega niente, tanto lo sanno tutti che gran parte dell’informazione locale è fatta dai “dipendenti” dei politici. E nel rapporto, tra dipendenti e datori di lavoro (come quello tra moglie marito), preferisco non entrarci.

Oggi voglio parlare della libertà in generale. E voglio chiedervi: ma voi pensate che a Castellammare esiste la libertà?....beh, se pensate alla libertà di fare ognuno quello che gli pare, senza limitazione di sorta, allora posso darvi ragione. Ma se parliamo invece della libertà, quale valore fondamentale posto a sostegno dell’ esercizio dei nostri diritti, vi ripeto la domanda: voi vi sentite liberi?

Ad esempio, secondo voi c’è libertà nell’esercizio di uno dei diritti più importanti della nostra Costituzione: il diritto alla salute? Vi è mai capitato di andare in un ospedale per un problema vostro o per quello di un vostro parente? Secondo voi siamo in un paese libero se, per ottenere un minimo di rispetto del diritto alla Salute, siamo costretti a “sottometterci”, affinché tutti quelli che già sono pagati (e anche profumatamente) con i soldi pubblici (per occuparsi della Salute delle persone) non facciano altro che fare finta di fare il loro lavoro? Secondo voi siamo in un paese libero se per ottenere una cosa che già ci spetta (il diritto alla salute) dobbiamo implorare l’amico o l’amico dell’amico?...a mio avviso no!

Per carità ci sono operatori sanitari onesti e volenterosi di lavorare e non sono tutti uguali. Ma il problema non è questo. E’ che oramai siamo assuefatti. Noi versiamo in condizioni pietose e non ce ne rendiamo conto minimamente. Capita, infatti, spesso che il primo che va a vivere fuori città (e che esce da questo clima di assuefazione totale), quando ritorna, vi fa notare che qui fa tutto schifo. Beh, noi gli rispondiamo che abbiamo il sole ed il mare……ma per il resto hanno ragione: qui, in molte cose siamo meno liberi del Burundi. Ed il problema è che non ce ne rendiamo conto.

Ma io mi chiedo: premesso che ora ci sono le elezioni ed i responsabili di tutto quello che ho raccontato sono quasi tutti candidati, ma cosa aspettate a mandarli a quel paese quando vi vengono a chiedere il voto e vi promettono (anche implicitamente), in cambio del vostro voto, una cosa  che noi già dovremmo avere (il diritto alla salute)? Ma cosa aspettate a mandarli a quel paese quando ci vengono ad offrire una cosa che in tutta Italia i cittadini già hanno? Ma cosa aspettate a mandarli a quel paese quando vi vengono ad offrire una cosa per cui sono morti i nostri padri costituenti? ma cosa aspettate a mandarli a quel paese quando vi vengono a dire che quello che sta scritto in Costituzione non vale niente, perché loro se ne fregano e fanno quello che gli pare? 

Beh, voi pensate di fare i furbi. Pensate di approfittare del piacere e dell’amicizia, tanto chi se ne frega del resto. Ma secondo voi siete furbi veramente? come fate a non rendervi conto che, alla fine, siete sempre voi ad essere presi in giro, perché con questo sistema nessuno mai rispetterà i diritti costituzionali? Come fate a non rendervi conto che tanto chi non ha voglia di lavorare farà sempre finta di farlo? come fate a non rendervi conto che, mentre voi siete costretti a sgobbare per quattro spiccioli, questi se la spassano alla vostra faccia?

Facciamoci rispettare. Diamo a questa gente una bella lezione. Sostenete le nostre iniziative. Ci vuole un sostegno importante per dimostrare a questa gente che i fessi da prendere in giro non siamo noi. Al consiglio comunale, non sprecate il vostro voto e usate il cervello.

Ps. se raccontate ad uno che abita a Milano che la sanità da noi non funziona (salvo eccezioni) e poi gli dite di aver votato qualche operatore della sanità (proprio quella che non funziona) perché almeno, se qualcosa, fa finta di guardarsi una lastra......questo vi dirà: ma dove vivi in Burundi?.....beh, forse è peggio del Burundi.

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