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giovedì 16 maggio 2013

Via le transenne da Palazzo Farnese



Un oggetto, in particolare, ha caratterizzato il rapporto tra l’ultima amministrazione comunale ed i cittadini: la transenna. C’erano transenne ovunque. C’erano transenne in consiglio comunale (transenne in legno e ben rifinite, ma sempre transenne restano!). C’erano transenne persino intorno a Palazzo Farnese, in quanto una ordinanza del precedente sindaco addirittura vietava di stazionare all’interno delle fioriere (appunto transennate!). E c’è mancato poco che, tra le transenne, mettessero anche i consiglieri di opposizione (chissà quanto avrebbero voluto chiudere dietro le transenne anche me!). 

Si dice che i cittadini devono partecipare alla vita politica del proprio comune. Ma poi non si dice che quei pochi che lo vogliono fare, sono costretti a guardare un consiglio comunale dietro le transenne e ad farsi identificare da un Vigile Urbano, mostrandogli il proprio documento. Infatti, durante l’ultima amministrazione chi voleva assistere ai consigli comunali doveva essere addirittura identificato con un documento di riconoscimento! E se non avevi un documento, in consiglio comunale, non ti ci facevano entrare. Nemmeno negli stadi, gli hooligans (spesso armati di mazze e bastoni) vengono trattati in questo modo. Gli anziani stabiesi, invece, che venivano a vedere un consiglio comunale, venivano identificati e guardati a vista dal Vigile Urbano posto alla porta. 

Ebbene, vi sembra normale questo modo di concepire la partecipazione tra cittadini e Amministrazione Comunale?...ovvio che no! E comprendere il perché attualmente ci sono tutte queste limitazioni alla partecipazione popolare è molto semplice: loro non vogliono che la gente vada a vedere di persona cosa succede dentro Palazzo Farnese. Loro non vogliono che i cittadini si facciano delle proprie impressioni e maturino delle proprie idee. Loro vogliono che le notizie ai cittadini arrivino filtrate dal solito comunicato stampa (da loro preparato) e dove ci scrivono quello che vogliono (ed in questo sono maestri!). Comunicato poi ben enfatizzato da quella parte dell’informazione locale, molto attenta al “copia – incolla”.  

Noi, invece vogliamo togliere quelle transenne. Noi, non abbiamo paura dei cittadini e non abbiamo paura di quello che pensano. Vogliamo una partecipazione pubblica e vogliamo che tutti vengano a vedere cosa succede dentro Palazzo Farnese. Perché, dietro il consiglio comunale, non siamo tutti uguali e  vogliamo che i cittadini lo capiscano. Bisogna poi smetterla di concepire Palazzo Farnese come un qualcosa proprietà dei politici. Non lo è! È di proprietà dei cittadini! 

Per farlo ovviamente abbiamo bisogno di un grosso sostegno (e le condizioni sembrano molto, ma molto, positive). Poi, imporremo la nostra voce e vedremo chi deve avere, o meno, paura dei cittadini. E vedremo chi è uguale, o meno, ad un altro. E vedremo quanti consiglieri, prima di adottare certi comportamenti discutibili, ci penseranno 10 volte!.Per fare ciò è necessario, però, che voi non vi facciate fregare. NON SPRECATE IL VOSTRO VOTO! Votate con il cervello. 

Ps. Con l’attuale sistema elettorale, che riduce gli eletti da 30 a 24, i consiglieri verranno divisi tra le due maggiori coalizioni (destra e sinistra). Si pensi che io, quando alle ultime elezioni mi candidai a sindaco fuori dagli schieramenti, venni eletto come 29° consigliere. E ciò, con 2 liste e con 30 candidati per lista.  Oggi non sarei stato eletto. Oggi si  assegnano solo 24 seggi ed i candidati per ogni lista sono 24 (sarà un miracolo per i piccoli raggiungere il quorum e non basta solo il quorum per entrare!)......Molti quindi (grillini compresi)  ho paura che rimarranno a casa!  

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