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sabato 6 febbraio 2010

E' caduto il Muro di Berlino!


Finalmente anche a Castellammare è caduto il Muro di Berlino. Sembrava impossibile, sembrava che la nostra città, ovvero quella che comunemente è chiamata "la Stalingrado del Sud", fosse condannata a vivere sotto un dominio statalista ed illiberale. Ed invece, oggi, per la prima volta, il Consiglio Comunale di Castellammare ha bocciato uno dei provvedimenti più statalisti ed illiberali che, ancora oggi, a più di 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, si potesse immaginare.
Avevano pensato di delocalizzare i capannoni degli imprenditori di Via De Gasperi per farci una pineta o chissàcosa. La delocalizzazione, tuttavia, non doveva essere senza "morti e feriti", considerato che era prevista la riduzione delle volumetrie degli impianti trasferiti. Erano previste, poi, tutta una ulteriore serie di interventi, che non avrebbero fatto altro che aggredire ancora i medesimi centri imprenditoriali. Per far fronte alle polemiche, avevano anche negato che si trattasse di un provvedimento vincolante, quasi come se fosse possibile realizzare una pineta a tratti...tra una impresa che non aveva aderito ed un'altra.
Ma non è finita qui. Avevano pensato di limitare le nuove importanti normative del Piano Casa
a tale area. Ciò impediva a coloro che si trovavano nell'area in questione di agire al fine di ristrutturare e reinvestire sulle proprie aree. Avevano previsto una limitazione in quella zona di Castellammare che più di ogni altra aveva bisogno di tale normativa. Così facendo, la sinistra stabiese aveva dimostrato, ancora una volta, di avere un pregiudizio ideologico contro il Piano Casa e contro le imprese stabiesi. In realtà la sinistra, da sempre, ha diomostrato di avere paura dello sviluppo e dell’incremento occupazionale che una norma come il Piano Casa può garantire.
Eravamo rimasti l’unica città del mondo, con una crisi occupazionale assurda, con giovani che sono costretti a lavorare in nero e per quattro soldi, che anziché incentivare l’impresa, la combatteva in ogni modo.
Ma oggi, nel consiglio comunale odierno, il Muro di Berlino finalmente è caduto. I nostri sforzi sono stati ripagati e non posso che essere soddisfatto del voto del Consiglio, che registra l'ennesima sonora sconfitta del Sindaco Vozza. Abbiamo evitato un danno impressionante allo sviluppo della città ed abbiamo salvato quello che resta dell’imprenditoria della zona.Ma soprattutto per la prima volta nella storia della città abbiamo implicitamente approvato un provvedimento liberale.
Ciò è un buon punto di partenza per Cambiare Stabia. Perché è già qualcosa. Ovviamente si tratta solo di un inizio e molto resta ancora da fare. Ora dobbiamo lavorare per rilanciare l’imprenditoria locale e l’occupazione. I presupposti ci sono.... IL MURO E' CADUTO!
Un ultima considerazione la merita quello che ha detto il Sindaco, secondo cui da ora si favorirà una speculazione edilizia. Ovviamente quando Vozza ha approvato la ristrutturazione del quartiere Savorito, dove sono stati cancellati 60 alloggi popolari per fare posto a 75 alloggi da destinare ai privati, questa non era una speculazione edilizia......bah!

di Antonio Sicignano

1 commento:

maria luisa ha detto...

Gentile dott. sicignano,
il mio nome è Maria luisa Auriemma e sono una cittadina stabiese fermamente orientata a destra ma mi sento didissentire fermamente riguardo all'operato della destra stabiese in merito al piano Casa. Castellammare è una città edificata negli ultimi quarant'anni tanto e tanto male se guendo interessi spesso di assai basso livello. Il Rione Spiaggia oggetto della querelle del piano Casa è un quartiere degradatissimo ove a piccole attività commercilai e industriali si alternano ex capannoni industriali dismessi se non addirittura ridotti a ruderi, ultime vestigia di un'antico passato industriale della città che in realtà nessuno rimpiange( tutti ricordiamo le quantità abnormi di pomodori che la Cirio riversava in mare durante il periodo estivo e lo scempio fatto su un tratto di costa estremamente suggestivo) . Creare uno spazio verde in un posto così dissestato e degradato per me sarebbe stata un'ottima iniziativa in quanto Castellammare che spesso più a parole che nei fatti aspira a un futuro turistico, è totalmente carente di spazi pubblici e verdi se si eccettua un tratto di villa comunale per giunta lasciato all'incuria. Io, dott. Sicigano, le consiglio di rivedere fermamente la sua politica di opere pubbliche e ambientali che molti cittadini di destra forse ancor più di quelli di sinistra desiderano per la propria città. Altrimenti le prossime elezioni per lei e per molti esponenti della destra potrebbe trasformarsi in una schiacciante disfatta di Caporetto. La vivibilità, il decollo del turismo e un'insieme di opere aperte all'intera cittadinanza sono la vera posta in gioco per le prossime elezioni e non fumosi progetti di sviluppo che vanno nello stesso senso che ha portato la città alle condizioni miserevoli in cui si trova adesso spesso per rispondere alle richieste di rapaci e disonesti privati. La ricetta è semplice e le assicuro che solo così riuscirà a ottenere la poltrona di sindaco.
Cordiali saluti Maria Auriemma