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giovedì 1 luglio 2010

Castellammare - questione randagismo, l'Ente Nazionale Protezione Animali contro Bobbio


Dopo la mia interrogazione e l'intervento del Sottosegretario alla Salute, on. Fracesca Martini, si allarga il dibattito sull'ordinanza emessa dal sindaco stabiese tesa a vietare di imbrattare la città, dando da mangiare ai randagi.

Solo oggi la segreteria regionale del partito dei Verdi ha annunciato di aver "dato mandato allo studio dell' Avvocato Pietro Marzano di fare ricorso contro l'ordinanza del sindaco di Castellammare che vieta di dare da mangiare agli animali randagi del suo comune con una sanzione di 50 euro".

In serata, è intervenuta addirittura l'Enpa (Ente Nazionale Protezioni Animali) che ha criticato la posizione assunta dal Moige sulla questione randagismo (clicca qui per leggere il comunicato). Con particolare riferimento all’ordinanza emanata dal Sindaco di Castellammare di Stabia e contestata dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, il presidente dell’Enpa, Carla Rocchi, dichiara quanto segue:

“Rivolgo ai genitori del Moige una viva preghiera: cercate, se potete (come diceva Don Bosco), di avere un filo di bontà nei confronti delle sofferenze degli animali. La sofferenza è sempre uguale, per animali, persone, vecchi, bambini. Se possiamo lenirla facciamo un gesto di alto valore educativo anche per i più piccoli la cui formazione è certamente al vertice delle preoccupazioni del Moige. Comprensione quindi per i cani abbandonati di Castellammare di Stabia, e per le persone che, sostituendosi alle istituzioni, li aiutano a non morire. Si rende infatti necessario un piccolo ma sostanziale richiamo alla osservanza delle leggi dello Stato, la legge 281/91 che impone ai Sindaci la cura degli animali randagi.

Non sfuggirà che giustificare l’atteggiamento del Sindaco significa a un tempo avallare una grave inosservanza delle leggi e non mostrare alcuna comprensione per le sofferenze degli animali. Attaccare chi richiama – come nel caso specifico il sottosegretario Francesca Martini - chi di dovere all’osservanza delle leggi e al tempo stesso chiede rispetto e tutela per i più deboli è del tutto inspiegabile”.

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