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lunedì 2 agosto 2010

“Dedicare l’aula del consiglio ai magistrati Falcone e Borsellino” - arriva in conferenza dei capogruppo la mia proposta


In data odierna, ho indirizzato al Presidente del Consiglio Comunale una richiesta di convocazione di una Conferenza di CapiGuppo con all’ordine del giorno proprio “la discussione in merito alla proposta di dedicare l’aula del consiglio comunale di Castellammare di Stabia ai magistrati Falcone e Borsellino”.

Pensai a questa proposta lo scorso 19 Luglio, ovvero in occasione del 18° anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e la sua scorta.

Si tratta di un gesto simbolico di grande valore morale e sociale, più importante di tante chiacchiere, che può costituire un sicuro deterrente contro quella mentalità mafiosa, che i magistrati Falcone e Borsellino hanno sempre dimostrato di voler combattere.

Una mentalità che purtroppo nella nostra città è ancora forte, anche perché è assurdo ipotizzare che sia improvvisamente sparita dal panorama locale. Anzi forse ha ragion chi ritiene che i momenti in cui la camorra è più pericolosa è quando è in silenzio ed oggi a Castellammare il pericolo è più che concreto.

Voglio che sia una proposta bipartisan e nei prossimi giorni proporrò questa mia pensata ai segretari ed ai capigruppo consiliari dei partiti politici stabiesi. Se anche loro, come credo, firmeranno la proposta, la presenteremo al consiglio ed al sindaco, altrimenti non se ne farà nulla.

Sarebbe bello, però, che su questa iniziativa si concretizzasse il favore di tutto il panorama politico. Sarebbe un bel segnale contro la criminalità

Clicca QUI per leggere la richiesta ex art. 44 Statuto comunale

«Dedichiamo l’aula del consiglio comunale ai magistrati Falcone e Borsellino»

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Antonio,mi associo in maniera
entusiastica a questa ottima proposta,affinchè in tal modo renderemmo viva e sempre presente la memoriadiqueste ottime persone ed integerrimi magistrati alla nostre future generazioni stabiesi.
Inoltre quali esempi di rettitudine
di vita a cui ispirarci nella nostra martoriata città.