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mercoledì 7 settembre 2011

Turismo, Sicignano (Cdl): “progetto vesevus? solita minestra riscaldata del PD e Pdl napoletano"


“l’amministrazione stabiese è costretta ad aderirvi per mascherare, con questo progetto, l’ inesistente programmazione turistica che regna nella nostra città”

CASTELLAMMARE DI STABIA. “IL progetto vesevus? la solita inutile minestra riscaldata del PD e PDl” è quanto sostiene il consigliere di opposizione di Castellammare di Stabia, Antonio Sicignano, leader del Cdl stabiese.

“Si tratta di un progetto ideato dai sindaci del PD Napoletano, lo stesso partito che spesso è stato accusato dal sindaco stabiese come l’artefice del degrado della città di Napoli, della provincia e della Regione, ma che oggi viene condiviso anche dall’amministrazione comunale stabiese del PDl, in quanto la stessa è costretta ad aderirvi, condividendo l’indirizzo amministrativo e politico, per mascherare, con questo progetto, l’ inesistente programmazione turistica che regna nella nostra amministrazione”

“In realtà, però, si tratta della solita inutile minestra riscaldata che da tempo viene propinata in favore del rilancio turistico della nostra provincia; un rilancio che, non a caso, non avviene mai. E, pur evidenziato che questo progetto è comunque meglio di niente, ho votato contro per protestare contro questo modo di fare, che non porterà mai ad alcun rilancio della nostra città”

“Ovviamente, io sto ancora aspettando di sapere:

- per quanto riguarda il Turismo, cosa c’entri Castellammare con Boscoreale, Boscotrecase, San Sebastiano al Vesuvio ed altri comuni vesuviani (città – per carità - di grandi tradizioni culturali e turistiche, ma con caratteristiche diverse dalla nostra; ad esempio in merito al turismo enogastronomico, che il progetto pure mira di promuovere, la nostra città presenta connotati notevolmente diversi dalle altre)?

- perché la nostra città con il suo enorme potenziale turistico non ha partecipato al bando del Ministero del Turismo con un suo progetto, più attinente ai bisogni turistici della città, magari esteso agli altri comuni della penisola sorrentina, con cui siamo sicuramente più simili, sia da un punto di vista territoriale che morfologico, rispetto ai comuni dell’area vesuviana, con cui – a mio avviso - condividiamo poco o niente?.

“A mio avviso c’è il rischio che la nostra cittadina, aderendo a questo progetto, per le sue caratteristiche diverse da molti comuni dell’entroterra, possa, alla fine, guadagnare un calo di immagine e finire per valorizzare, poco o niente, tutto ciò che di diverso abbiamo rispetto ai paesi vesuviani, che pur tuttavia rappresentano qualità di eccezionale rilevanza. Si pensi al turismo marittimo - o a strutture come Marina di Stabia, pure ricomprese nel progetto - che rischiano di finire nel dimenticatoio se l’unico modo attraverso cui si intende promuoverle è in partenariato con alcuni comuni vesuviani, che non avendo il mare hanno qualità diverse da valorizzare".

"Per non parlare poi di tutte le attrattive turistiche che noi possediamo, che sono state dimenticate o omesse dal progetto, come Grotta San Biagio e molte chiese cittadine; o come il Faito, che rappresenta una delle poche realtà che in 7 minuti ti permette di raggiungere altezze di 1.500 metri, che ovviamente non è compreso nel progetto che riguarda solo il Vesuvio, e che invece se fosse stato valorizzato avrebbe giovato per Castellammare molto più del Vesuvio stesso”

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