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mercoledì 5 ottobre 2011

Sicignano in consiglio comunale con la maglietta anticamorra: «Meglio un giorno da Borsellino che cento anni da Ciancimino (ex sindaco mafioso)"


CASTELLAMMARE DI STABIA. «Meglio un giorno da Borsellino che cento anni da Ciancimino (ex sindaco mafioso di Palermo)». E’ la scritta “anticamorra” che campeggiava sulla maglietta che ha indossato, durante il consiglio comunale di Castellammare di Stabia di martedì 4 ottobre, Antonio Sicignano, consigliere comunale della città delle acque, che in tal modo ha inteso replicare a quei commercianti stabiesi che hanno esposto nelle loro vetrine una t-shirt con il motto: «Meglio morto che pentito».

Il consigliere comunale, già noto per iniziative anticamorra, solo alcuni mesi or sono si era attivato per far dedicare l’aula consiliare del municipio stabiese ai magistrati Falcone e Borsellino, da tempo chiede che sia istituita nel municipio stabiese, sull’esempio della commissione parlamentare antimafia, una commissione consiliare di inchiesta denominata “anticamorra”.

«Meglio morto che pentito» invece era il motto che campeggia a caratteri cubitali su una t-shirt sistemata in bella mostra nella vetrina di un negozio di piazza Spartaco a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.

La cittadina vesuviana, uscita alla ribalta sabato scorso per la notizia delle minacce subite dal quotidiano locale Metropolis da parte di esponenti del clan D'Alessandro, dovute alla pubblicazione in prima pagina delle nozze in carcere del boss Salvatore Belviso, definito «pentito» nel titolo di apertura. Belviso, per la cronaca, è cugino dei figli del boss storico della città stabiese, Michele D’Alessandro, imputato dell’omicidio del consigliere comunale del Pd Luigi Tommasino.

Minacce che sabato scorso hanno persino raggiunto gli edicolanti di Castellammare, a cui è stato imposto di non vendere il giornale.

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