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martedì 1 maggio 2012

e se fosse nell’azione dei sindaci la soluzione per alleviare la crisi?...


In occasione della festa dei lavoratori del 1° maggio mi è capitato di leggere l’iniziativa promossa dal sindaco di Capannori, in provincia di Lucca. Per combattere la difficile crisi lavorativa, in uno degli anni più tragici in termini dell’incremento della disoccupazione, il sindaco ha proposto l’adozione di una «dote» ai lavoratori disoccupati da portare all’azienda che li assume. Chi li assume riceverà tra i tre e i cinquemila euro e nel caso in cui l’assunzione avvenga con un contratto di due anni, le quote scenderanno rispettivamente a tremila e duemila euro, salvo essere integrate se il contratto verrà convertito a tempo indeterminato. E se fosse questa la strada giusta? e se fosse nell’azione dei sindaci la soluzione per risolvere o alleviare la crisi? ….bene, mentre da un lato aspettiamo come andrà a finire l’iniziativa del sindaco di Capannoni, dall’altro abbiamo la netta sensazione che non avremo mai una risposta soddisfacente al medesimo interrogativo. Oggi i sindaci di tutta Italia (ovviamente tranne qualcuno!) sono impegnati nel sistemare le partecipate, gli appalti, gli amici degli amici e i “comparielli” vari; ciò, anche affidando a mò di consulenze l’inaffidabile e tutto ciò che può essere esternalizzato e che riguarda il denaro pubblico. E mentre a pagare sono sempre loro (i cittadini), dove tra Tarsu e tasse varie si ha l’imbarazzo della scelta, l’unica soluzione che sembra percorribile è l’abolizione dei comuni. E i sindacati che fanno? ...intanto ballano la fine di gaia in piazza San Giovanni

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