“Come dipartimento regionale legalità, stiamo lavorando ad una proposta che vieti di candidarsi anche a chi ha parentele dirette con i clan”
POMPEI (NAPOLI) 18 MAGGIO «Dopo l’appello del Presidente della Camera, on Gianfranco Fini, che, da Pompei, in provincia di Napoli, ha lanciato un invito ai partiti affinché non candidino persone rinviate a giudizio, anche la politica campana non può più fare finta di niente» è quanto sostiene Antonio Sicignano, responsabile del dipartimento regionale di Fli, per la sicurezza, legalità e lotta alla camorra.
«In Campania, in tema di eleggibilità dei candidati siamo all’anno zero. E’ ora che la politica lanci, con forza, un segnale di trasparenza e legalità ai cittadini. Come dipartimento legalità regionale di Fli stiamo lavorando ad una proposta di legge che non solo metta fuori dalla politica i condannati e rinviati a giudizio, come auspicato dal Presidente Fini e dai dirigenti di FLI, ma anche che vieti di candidarsi a chi vanta parentele con esponenti di clan, senza aver mai preso pubblicamente le distanze dalla propria “famiglia” e senza che abbia mai denunciato il tutto agli elettori».