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mercoledì 30 aprile 2008

Rialzati, centro antico!


«In una sola giornata abbiamo raccolto oltre 400 firme per dire no al degrado del centro antico» così Antonio Sicignano (nella foto) , presidente del Circolo della Libertà di Castellammare e vicepresidente regionale dei Circoli della Campania, commenta la petizione lanciata nei giorni scorsi dal centrodestra stabiese nei quartieri Caporivo, Licerta e Santa Caterina. «I residenti – continua Sicignano – sono stanchi di vivere in un quartiere dove l’emergenza viabilità è diventata una costante, dove l’assenza di parcheggi per le auto fa da cornice ad un quadro desolante, dove si rischia la vita a camminare per strada tra buche del manto stradale ed edifici diroccati a rischio crolli». Numerosi i firmatari, tra cui don Ciro Esposito, nativo del quartiere e parroco della chiesa del Santissimo Crocifisso e Nome di Maria, e la vedova di Salvatore Caiazzo. Il barbiere del quartiere Caporivo, che, lo scorso 8 marzo, colpito da infarto, è morto poco dopo l'arrivo dei soccorritori, che intanto erano rimasti bloccati con l'ambulanza nei vicoli del centro storico tra le auto in sosta selvaggia. Continua Sicignano: «ringrazio i tanti residenti che hanno aderito alla nostra petizione, i quali hanno capito che la nostra azione è rivolta verso il rilancio dell’intero centro storico. Sbagliano – continua l’esponente del Pdl stabiese – coloro che ritengono che il degrado della zona sia una questione di poco conto. Ed infatti, basta vedere le condizioni in cui è ridotta, nel silenzio delle istituzioni, la storica chiesa del Santissimo Crocifisso e Nome di Maria, sita in piazza Caporivo. Trattasi di un edificio di altissimo pregio architettonico risalente al 1631 ma che attualmente versa in condizioni pietose. Invero, le maestose volte gotiche sono interessate da notevoli infiltrazioni di acqua piovana che hanno provocato una diffusa umidità che potrebbe produrre distacchi di intonaco con danni incalcolabili al patrimonio storico. Poi, proprio sull’altare si vede chiaramente che vi è stato un crollo di un pezzo del solaio, tanto che sono particolarmente visibili le travi in legno». Conclude Sicignano: «l’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire, immediatamente, per recuperare, innanzitutto, la storica chiesa del Santissimo Crocifisso e Nome di Maria. Tale intervento è necessario soprattutto per dare agli abitanti del quartiere almeno un luogo di culto sicuro».



Le foto della chiesa del Santissimo Crocifisso e Nome di Maria:

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