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lunedì 28 settembre 2009

Cooperative edilizie. In arrivo la delibera che riduce gli importi richiesti


Sicignano (Cdl): “E’ un fatto positivo, perché dimostra che noi avevamo ragione e che, ancora una volta, il Circolo della Libertà ha sventato un “attentato” alle tasche dei cittadini”

CASTELLAMMARE DI STABIA. Pronta la delibera del comune stabiese per ridurre le somme richieste per la cessione del diritto di superficie agli abitanti delle cooperative stabiesi. Ad annunciarlo Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania.
La delibera. «Ho saputo – spiega Sicignano – che nella mattinata la giunta stabiese dovrebbe varare una delibera, finalizzata a ridurre, anche fino alla metà, gli importi richiesti per la cessione del diritto di superficie delle cooperative. E’ un fatto positivo, perché dimostra che noi avevamo ragione e che, ancora una volta, il Circolo della Libertà ha sventato un “attentato” alle tasche dei cittadini. Avevano chiesto, per riscattare il diritto di superficie, anche oltre 25.000 euro per appartamento, quando, ad esempio, altre città, come il Comune di Macerata e quello di Modena, hanno valutato tale diritto in 3.000 euro per ogni appartamento, mentre l'azienda A.C.E.R. (Azienda casa Emilia Romagna) per il Comune di Ferrara non è andata oltre 5.681,00 per appartamento».
La prova che qualcosa non quadra: «la prova che qualcosa non quadra sta nel fatto che nel 2004, con riferimento alla cooperativa Con. Sud – Casa, delibera n.47 del 2004, il Commisario Prefettizio stabiese chiese quasi 10 euro a mq. Ora invece, per il Parco dei Fiori hanno chiesto 362,714 euro al mq. Eppure, ad entrambi le delibere hanno lavorato gli stessi dirigenti. Non comprendo per quale motivo ora gli importi richiesti, sono stati calcolati in altro modo e si sono moltiplicati in maniera così elevata? Noi comunque continueremo a vigilare anche sui nuovi importi».
Problemi di bilancio. «A questo punto sono curioso di sapere con quale faccia Vozza scriverà di nuovo agli abitanti delle cooperative, perché hanno fatto una cosa tropo grave. Hanno giocato sulla pelle delle famiglie, in questo periodo di grande crisi. E probabilmente se non c’eravamo noi a sollevare la questione, le famiglie erano costrette a pagare 25000 ad appartamento». Conclude Sicignano: «comunque con i conti sballati avevano previsto in bilancio un ammontare di 13.031.763,31 euro, e ora che, con i conti corretti, tale somma verrà sensibilmente ridimensionata, mi chiedo dove prenderanno i soldi per equiparare il bilancio?»

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