Sicignano (Cdl): «Castellammare è la città dei paradossi: mentre le Palme della Villa Comunale se ne cadono a pezzi, il Comune spende 8000 euro per una consulenza sullo studio degli alberi della Villa Gabola»
CASTELLAMMARE DI STABIA. «Castellammare è la città dei paradossi: mentre le Palme della Villa Comunale se ne cadono a pezzi, il Comune spende 8000 euro per una consulenza sullo studio degli alberi della Villa Gabola» è quanto denuncia Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, in merito alle proteste di alcuni cittadini circa le precarie condizioni delle palme in villa Comunale.
CASTELLAMMARE DI STABIA. «Castellammare è la città dei paradossi: mentre le Palme della Villa Comunale se ne cadono a pezzi, il Comune spende 8000 euro per una consulenza sullo studio degli alberi della Villa Gabola» è quanto denuncia Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, in merito alle proteste di alcuni cittadini circa le precarie condizioni delle palme in villa Comunale.
«Ha ragione chi sostiene che siamo una città colma di paradossi, considerato che nel 2008 il Comune ha assegnato una consulenza di 8.235,00 euro per uno studio sugli alberi della Villa Gabola e un’altra di 3400 euro per uno studio sulla riqualificazione dei spazi verdi pubblici. Il tutto, mentre le palme della Villa Comunale se ne cadono a pezzi e testimoniano la decadenza di un patrimonio naturale, oramai, in gran parte, pregiudicato completamente. Nonostante, inoltre, la situazione della Villa Gabola, secondo quanto continuamente denunciano le associazioni interessate, tra cui l’instancabile associazione SORRISO, è tutt’altro che felice. Ora basta – conclude – si intervenga seriamente a risolvere il problema».
Dello stesso avviso Vincenzo Sorrentino (nella foto), esperto di tematiche ambientali ed esponente del movimento giovanile del Cdl stabiese. «E’ evidente – spiega Sorrentino – che finora è mancato un programma serio di tutela e rivalutazione costante di tutti le aree verdi ed una concreta politica ambientalista. Sono intervenuti solo interventi a pioggia, che spesso hanno complicato la situazione. Bisogna intervenire subito – conclude – perché rappresenta un errore molto grave sottovalutare il problema, atteso che ulteriori indugi comporterebbero solo la definitiva mortificazione di tutto il patrimonio naturale della nostra città».
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