La rivoluzione delle strisce blu. «Parcheggi più facili»
Addio ai vecchi tagliandi gratta e sosta (Fotogramma) |
«Andare in centro la sera, al cinema o per locali, diventerà troppo costoso. Per il settore dello spettacolo è un danno!». È l'estate del 1996. L'Agis strilla le sue preoccupazioni, vuole salvarsi dalla «lotteria del traffico» (ma non resisterà ovunque ai multisala). Chi si ferma, paga con la tessera «sosta Milano»: 2.500 lire l'ora, 5 mila con lo sconto dalle 20 alle 24. Quattordici anni dopo, i vigili urbani hanno denunciato un automobilista che «smaltava» i tagliandi già utilizzati con un pennarello color oro. Un segnale. È il momento di cambiare: «I "gratta e sosta" spariranno gradualmente entro la fine del 2011» spiegano da Atm. Enrico Fedrighini, consigliere comunale dei Verdi e strenuo sostenitore delle politiche di regolamentazione della sosta in funzione anti traffico e smog, plaude all'iniziativa: «Finalmente Milano si allinea all'Europa, pur in ritardo di anni. L'amministrazione ha il dovere di migliorare la vita dei cittadini. Per altro, il sistema informatico è più equo e trasparente: consente agli automobilisti di pagare il tempo effettivo della sosta in superficie».
Atm ha già sperimentato i parcometri in via Larga, in piazza Wagner e in altri punti del centro: funzionano. Le tariffe, per ora, non cambiano: le fissa il Comune e sarà la giunta, nel caso, a rivedere le tabelle. Si va allungando, però, la lista della strade delimitate con le strisce blu: viale Monza, la zona di Rogoredo, l'asse Molino Dorino-QT8 (da dicembre 2010). I residenti e i pendolari a motore protestano. Il Pd in consiglio di zona 8 ha lanciato un messaggio al quartiere: «Il nostro obiettivo non è fare pagare la tassa sulla sosta, ma avere parcheggi d'interscambio pieni e mezzi pubblici più efficienti».
Chi ha ragione? «Alla semplificazione delle procedure di pagamento sono legati l'efficacia e il "consenso sociale" attorno a queste misure - conclude Fedrighini -. L'installazione dei parcometri è necessaria per consentire l'avvio della sosta regolamentata anche nelle periferie». Dove, in sostanza, la ricerca del tagliando imporrebbe peregrinazioni (a vuoto) tra edicole, tabaccherie e bar. Oltre alle colonnine informatiche, tuttavia, Atm conserverà le modalità di pagamento con la tessera a scalare da 100 euro e col servizio di sms dai telefonini. Palazzo Marino ha incassato 10,75 milioni di euro dai parcheggi nel 2008, scesi a 8,25 milioni nel 2009 e stimati ulteriormente in calo nel 2010 (circa 4 milioni). Perché? Qualcosa non funziona. Nella relazione previsionale di bilancio si insiste sul «miglioramento del sistema della sosta». Si parte dai parcometri, al macero il vecchio.
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