Mi è stato riferito che il sindaco di Castellammare si riferisse al sottoscritto nella parte in cui sosteneva, in un comunicato stampa relativo alla vicenda dell’occupazione della sala consiliare, che un politico locale doveva aggiornare le sue letture ed i suoi modelli politici di riferimento.
Ebbene, sinceramente sono sorpreso da queste parole ma, se effettivamente si riferisce a me, da uomo di spirito quale sono, accetto con sorriso l’invito del sindaco e, nel ricambiare al suo consiglio, mi permetto di relegargli un libro molto interessante, relativo ad un periodo della storia che forse il sindaco non ha ben approfondito.
Il libro si chiama: “Dalla caduta del fascismo al ritorno della democrazia. «Memorie di un sindaco»” di Pennacaroppi Nicola, 2009, Edizioni del Poggio
Detto ciò, ritengo opportuno aggiungere che - da uomo liberale quale sono e fedele alla più moderna cultura liberale - continuo a ritenere che sia un grave errore il comportamento del sindaco, che, l’altro giorno, ha chiuso l’aula consiliare per impedire che l’opposizione di sinistra possa occuparla in segno di protesta.
Io non condividevo le motivazioni dell’ultima occupazione e l’ho detto a chiare lettere, ma, da uomo liberale, non posso non indignarmi se si tenta di impedire a chicchessia di esprimere il proprio legittimo pensiero, ancorché contrario al proprio. Ancor più inaccettabili sono le parole rilasciate oggi, atteso che il Sindaco non può impedire ai consiglieri comunali di entrare nella sala consiliare
Comunque è ora di smetterla con questo clima infuocato ed è ora di abbassare i toni. Castellammare non ha bisogno di questi atteggiamenti e governare una città non significa fare la guerriglia con l’opposizione
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