Il consigliere comunale: “la Chiesa da sempre baluardo
in città;ciò che è pessima, è la politica, disastrosa ed inutile”
CASTELLAMMARE
DI STABIA. «Esprimo apprezzamento per le parole di Monsignor Francesco Alfano,
fresco di nomina come arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare, il
quale ha ricordato come “fede e camorra sono incompatibili”» è quanto sostiene
Antonio Sicignano, consigliere comunale e responsabile del dipartimento
legalità, sicurezza e lotta alla camorra del coordinamento regionale di Fli
della Campania.
«Si
tratta di parole forti ed importanti, che non possono essere applaudite dalla
politica. E’ bene chiarire che la nostra fiducia – spiega Sicignano - nei
confronti della Chiesa di Castellammare, intesa come comunità di sacerdoti e di
fedeli, per il suo impegno nel sociale, in una città difficile come
Castellammare, mai è venuta meno. E, al di là delle inutili polemiche, un
apprezzamento credo sia doveroso farlo anche nei confronti del Vescovo uscente
monsignor Felice Cece, vittima, senza alcuna colpa, di un processo mediatico »
«A
Castellammare, - conclude - da sempre, la Chiesa rappresenta un baluardo importante;
piuttosto quella che è deludente la politica, e prima di parlare della chiesa,
bisognerebbe indagarsi sul pessimo livello di questa inutile e disastrosa
politica locale»
Nessun commento:
Posta un commento