La
cerimonia di insediamento del nuovo Vescovo, monsignor Alfano, tenutasi a
Castellammare il 5 maggio u.s. (ieri), è stata un momento importante per la
nostra città. Tanti gli episodi importanti e significativi verificatisi, che fanno
capire come Castellammare, in fondo, possiede almeno qualcosa di positivo davanti
agli occhi. In realtà, devo ammettere che mi ha molto impressionato la vitalità
e la forza “morale” di questo nuovo Vescovo che, al suo arrivo, non ha fatto
altro che abbracciare, con gioia, tutti coloro che si ponevano al suo cospetto.
Baciava ed abbracciava tutti, con un senso di umanità ed umiltà “fuori dal
comune”; e, d’altronde – è bene dirlo – a Castellammare di persone umili, i
cittadini stabiesi, purtroppo, di recente, ne conoscono ben poche!. Divertente è
stato inoltre il siparietto durante il discorso del primo cittadino, con le
campane che suonavano e coprivano ogni parola (un segno dell’Onnipotente?..bah). Molto simbolica è stata poi la lettura della liturgia: “figlioli,
non amiamo a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. In
questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo i
nostro cuore. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa”. (Dalla
prima lettera di san Giovanni apostolo 3,18 - 24) Mai parole sono state più
azzeccate!
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