Il
consigliere comunale rilancia: “Se vuole
parlare di legalità. Lo invito domani alla conferenza stampa presso la sede
Fli, dove denunceremo alla città le irregolarità del bando sulla cabina di
regia, vinto dal suo compare di nozze”.
CASTELLAMMARE.
«Leggo di un nuovo comunicato contro la mia persona “edito” da questo “piccolo”
personaggio che alcuni cittadini stabiesi, già pentiti, hanno votato purtroppo
alla carica di primo cittadino. In realtà, sono due anni che tenta inutilmente
di infangarmi ed ogni volta rimane deluso. Poverino!» Così Antonio Sicignano,
consigliere comunale di opposizione, replica alle accuse del primo cittadino.
«Ora
però sono stufo e domani mattina presenterò formale denuncia querela nei suoi
confronti, affinché la magistratura valuti il contenuto diffamatorio, o meno,
delle sue dichiarazioni. Così vedremo chi è colui che rispetta le regole! Questo
“piccolo” professionista della diffamazione le prova tutte pur di offendermi,
ma non ci riesce».
«Anche
perché lui è proprio l’ultimo a poter parlare della mia persona. Vuole parlare
della mia persona? bene, prima rinunci allo stipendio, lui e i suoi amici
consulenti. Io ho già rinunciato al mio “stipendio” di consigliere comunale. Lo
faccia anche lui e i suoi amici. E, solo dopo che avranno restituito quello che
hanno preso, potranno parlare della mia persona»
«Io
sono l’unico consigliere comunale a non percepire gettone economico per il
mandato consiliare e non accetto lezioni di moralità da questo piccolo sindaco,
che, nonostante una città intera piange miseria per la disoccupazione, verrà
ricordato per aver fatto assumere il suo “storico” autista in una partecipata
comunale»
«Se
poi vuole parlare di legalità, lo invito a venire domani alla conferenza stampa
che abbiamo convocato presso la sede FLI, dove denuncerò alla città le
irregolarità emergenti nel bando sulla cabina di regia, vinto dal suo “compare
di nozze”. Magari se viene ci spiega un paio di cose»
«Il
vero problema è che non ha argomenti e si occupa delle stupidaggini. E’ invece
ora di iniziare a fare le cose serie e a chiederci come sia possibile che in
una città come Castellammare, dove tutta Italia ha visto cosa è stata capace di
fare la camorra, ci siano ancora oggi consiglieri comunali imparentati con i
clan. Mentre altri – come il sottoscritto - rischia la vita nell’esporsi contro
la camorra e i parcheggiatori abusivi».
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