Il leader di Fli scioglie le riserve
dopo mesi di trattative: “Resterò in aula e voterò contrario”
Sicignano respinge le avance: “Grazie,
ma al bilancio dico no”
L’INTERVISTA.
Era l’ultimo conigliere dell’opposizione che non aveva ancora sciolto le
riserve. Antonio Sicignano lo fa attraverso Metropolis, respingendo le avance
di Bobbio. Il suo è un “no grazie” e un secco “no” al bilancio di previsione. Non
poteva essere altrimenti, perché in questi due anni e mezzo è stato il principale
accusatore di Bobbio, mettendo le mani nella documentazione delle partecipate e
schierandosi contro le «strapagate» consulenze erogate da questa
amministrazione comunali, con tanto di «rimborsi spese discutibili». Bobbio si
è schierato più volte contro di lui, con comunicati stampa al veleno che lo
colpivano personalmente. Poi è cambiato qualcosa. Complice la crisi politica
che ha colpito la maggioranza, il consigliere di Fli, Antonio Sicignano, è passato,
da nemico giurato, ad oggetto del desiderio di Bobbio, che, al sol fine di
favorire un suo ingresso in maggioranza, gli offerto di tutto: dalla presidenza
del consiglio comunale all’incarico di vicesindaco.
Consigliere Sicignano, allora, in
occasione del voto del bilancio, cosa farà: passa con Bobbio? No,
escludo ogni sorta di colpo di scena dell’ultima ora. Giovedì, sarò in aula e
voterò contro il bilancio.
Quindi, il sindaco Bobbio non è riuscito
a convincerla? No, e voglio chiarire, una volta per tutte, che, in
sostanza, non c’è mai stata questa possibilità, sia da parte nostra che da
parte del sindaco Bobbio. Con il sindaco Bobbio c’è stato solo un chiarimento
personale.
Eppure il pressing verso Fli c’e stato. Si e non nascondo che, in queste settimane, sono
state dette tante cose, ma io credo che, al di là delle cose dette, tutti erano
consapevoli che non si sarebbe mai arrivati a niente, perché ad impedire il
presunto “acquisto politico” c’era una variante insuperabile: la serietà delle
parti in causa, non abituate a vendersi in cambio di un incarico. Per noi, al
contrario di alcuni trasfughi di professione, il valore della parola data ha
ancora un senso.
Si manda a casa un sindaco di
centrodestra. Dove si indirizzerà la risalita di Fli, verso destra o verso
sinistra? si indirizzerà contro
quella sinistra, che in passato ha già dimostrato di non essere in grado di
cambiare Castellammare, e contro quella destra, inutile ed inconcludente,
capace solo di alimentare divisioni. La risalita che noi vogliamo sarà verso il
cambiamento e, al di fuori, della politica e dei partiti. E sfido chiunque a
trovare qualcuno che possa garantire il cambiamento meglio di noi, che da dieci
anni sfidiamo la malapolitica.
Cosa intende per cambiamento “al di
fuori dei partiti e della politica”?
i partiti e la politica a Castellammare fanno solo danni, dovunque sono. Per
questo motivo ho l’intenzione di trasformare Fli in un grande movimento civico,
senza gerarchie, dove possono partecipare tutti quelli che vogliono cambiare
questa città, senza filtri di alcun tipo; in altre parole, a breve, lanceremo
una lista per Castellammare. Sono sicuro che avrà un grande successo.
Domanda di rito: dopo più due anni di
dura opposizione, che giudizio ha del sindaco Bobbio? non credo spetti a me giudicare nessuno, certo non
posso non dire che su alcune tematiche Bobbio ha avuto un coraggio che mai
nessun sindaco stabiese ha dimostrato. Purtroppo, però, si è circondato di
persone, a cui dovrebbero essere vietato entrare negli Uffici Pubblici, specie
quelli comunali. Comunque, se il bilancio non passerà, gli concederò in
consiglio comunale l’onore delle armi.
Farà il candidato Sindaco? lo escludo categoricamente.
DANIELE DI MARTINO
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