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venerdì 28 dicembre 2012

AUGURI.....Buon 2013....Buon Cambiamento!




Buon 2013 a Voi, alle Vostre famiglie ed ai Vostri cari. Vi auguro un 2013 ricco di soddisfazioni e pieno di gioie.

Ci lasciamo alle spalle un anno difficile, sia a livello nazionale che a livello locale. In ambito nazionale è di pochi giorni or sono la notizia che il governo Monti ha terminato il suo lavoro e che a breve si andrà a nuove elezioni; in ambito locale, invece, l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia, a seguito di un burrascoso iter durato poco più di due anni, è stata costretta ad andare a casa, in quanto non è riuscita nemmeno ad approvare il bilancio economico. Pertanto, anche a Castellammare, ci saranno presto nuove elezioni.

Il nostro auspicio è che, nell’uno, come nell’altro caso, si favorisca il cambiamento. Tutti sanno, in questi anni, quanto, da consigliere comunale di opposizione, mi sono battuto in favore del cambiamento. Abbiamo condotto tante battaglie ed abbiamo affrontato tanti affanni. ma in ognuna di queste battaglie ci abbiamo creduto e in ognuna di esse avevamo un solo interesse: cambiare Castellammare. Ed il fatto che a breve, a Castellammare, si andrà a votare, per noi, rappresenta già una occasione importante per favorire il nostro obiettivo: ovvero il cambiamento.

Lancio quindi un appello a tutti i cittadini affinché scendano in campo per lottare per il cambiamento. Non importa in quale partito o coalizione lo facciate; l’importante è che lo fate. E presto. Mi rendo conto, tuttavia, che, di questi tempi, è difficile chiedere fiducia ed impegno ai cittadini. Ma, il momento è troppo importante per stare a guardare. Ciò sia in ambito locale che nazionale. Ed, in sede locale, noi abbiamo dimostrato che non tutti sono uguali: che, ad esempio, a noi, nulla ci può comprare e nulla ci può spaventare.

E’ ora di impegnarsi seriamente. Perché, in città come altrove, bisogna recuperare il primato della “giustizia sociale”, e non mi riferisco a quella dottrina affermata dai sindacati o da parte della sinistra (buona solo per riempire comizi) ma a quella teoria professata dalla chiesa cattolica, come antidoto contro la ben nota guerra dei potenti contro i deboli. Oggi, sempre in più occasioni, si assiste inermi alla guerra condotta dai potenti contro i deboli. Con i primi che, per mettere in pratica il controllo della società, si affidano a strumenti di forte repressione, attuati sempre e solo ai danni dei più deboli.

Ciò, però, è un errore, non solo perché determina ingiustizia, ma perché non potrà mai favorire alcun progresso della società, che viene solo sottomessa e mai aiutataAffermando invece i principi di matrice cattolica, e dicendo basta alla guerra tra potenti contro deboli, la società potrà crescere e trovare uno sviluppo adeguato ai bisogni della popolazione e dei più giovani


ANTONIO SICIGNANO

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