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venerdì 1 ottobre 2010

Ordinanza anti-parcheggiatori abusivi: “i rilievi del prefetto non sono contro l'ordinanza, ma contro il vulnus dell'ordinamento”


Continua ad infiammare la politica stabiese l'ordinanza anti-parcheggiatori abusivi, adottata dal sindaco Bobbio su espressa richiesta anche di alcuni consiglieri comunali, tra cui il sottoscritto.

Dopo la notizia di un intervento del Prefetto e l'annuncio del primo cittadino stabiese, che ha ricordato come "L'ordinanza sia in vigore e resta tale essendo stata pubblicata con affissione all’Albo pretorio", ho ritenuto opportuno intervenire.

Ho letto con attenzione i rilievi del Prefetto ed, a mio avviso, è evidente che le osservazioni prefettizie, più che contro l'ordinanza, sono indirizzate contro il vuluns, che attualmente regna nell'ordinamento. Il problema è che, allo stato, in mano a chi intende reprimere il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è predisposta un arma spuntata.

Perché punire con una multa pecuniaria chi non ha nulla da perdere dal punto di vista economico, in quanto nullatenente, equivale a non punirlo. Per questo lo strumento dell'ordinanza anti-parcheggiatori abusivi, che vieta un comportamento e che impone (stante il richiamo dell'art. 650 c.p.) la sanzione penale a chi contravviene a ciò.

Si tratta di una ordinanza già adottata in altre realtà territoriali, tra cui Bergamo, Torino, Firenze ed etc. Ed è ovvio che tale strumento presenta i difetti che hanno tutti quegli strumenti che sono adottati per necessità, ma a mio avviso fa bene chi, allo stato, pur rispettando le legittime osservazioni prefettizue, ne reclama la legittimità e la sua vigenza

ANTONIO SICIGNANO


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