Dopo le polemiche, circa presunte infiltrazioni della malavita organizzata, si è tenuta la tradizionale festa dei Gigli a Nola. Ma, il primo bilancio non è certo dei più rosei: 12 feriti. Secondo gli organi di informazione, infatti, sarebbe avvenuta una rissa tra gli appartenenti a due paranze. Di conseguenza, dieci portatori sarebbero finiti in ospedale (con prognosi, al massimo di dieci giorni), unitamente ad un maresciallo dei carabinieri e ad un assistente della polizia di stato, ritenuti guaribili in sette giorni. Tuttavia, per il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, "non ci sono stati nè spari nè risse, ma solo un equivoco scatenato dallo scoppio di una bottiglia di spumante che ha generato panico ed un fuggi fuggi generale, che ha provocato diversi contusi ai quali va la mia piena solidarietà e vicinanza". Tutto bene quello che finisce bene?....ovvio che no! A nostro avviso, infatti, le notizie di stampa appena commentate impongono una discussione circa la necessità di
intervenire sulla festa dei Gigli di Nola, come anche noi avevamo chiesto nei giorni scorsi, al fine di
combattere alcuni estemporanei fenomeni di illegalità. Ovviamente, per fare ciò, mentre non è necessario aizzare
i toni, né chiedere di abolire la festa, è doveroso evitare inutili
ridimensionamenti e sottovalutazioni di vicende di una gravità inaudita
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