Anche su:
Vedi i nostri video su YoutubeContattaci su Facebook

venerdì 22 marzo 2013

C'era una volta la sovranità italiana; cera una volta Sigonella........



Era il 7 ottobre 1985. Un commando palestinese sequestra la nave da crociera italiana Achille Lauro. Il sequestro ha vita breve ma nel corso dell’operazione i terroristi uccidono Leon Klinghoffer, americano di origine ebraica. Tutti gli Stati si affrettano a chiedere l’estradizione dei dirottatori (e tra questi l’Italia e gli Stati Uniti d’America). Il Governo egiziano, intenzionato a liberarsi quanto prima dei terroristi, li imbarca su un aereo di bandiera con l’intenzione di trasportarli in Tunisia, ma il Governo tunisino nega all’aereo il permesso di atterrare; l’aereo così viene intercettato da F-14 americani e condotto nella base NATO di Sigonella, in provincia di Siracusa. Appena atterrati i militari della Delta Force americana scendono armi in pugno. Si dirigono verso il Boeing egiziano, fermo sulla pista, e lo circondano. Chiedono la consegna dell’aereo e di Abu Abbas, capo del commando palestinese. L’allora presidente del consiglio italiano, Bettino Craxi, sbotta dalla sedia: ordina all’Ammiraglio Fulvio Martini, capo del Sismi, di assumere le operazioni militari per il rispetto della sovranità nazionale italiana. I militari italiani circondano a loro volta la Delta Force americana. Si sfiora il conflitto armato. Quando il generale dei carabinieri Bisogniero fece intervenire a Sigonella (su ordine di Craxi) i blindati dell'Arma ed altri rinforzi, il reparto d'attacco americano ricevette l'ordine di rientrare. La polizia italiana arresta così i 4 dirottatori e decide di trasferire il Boeing a Ciampino. Ma, appena dopo il decollo, l’aereo egiziano scortato dagli italiani viene ostacolato da un caccia F-14 della Sesta Flotta americana che, senza successo, cerca di interferire con la rotta della formazione italiana. Nelle more, un secondo aereo militare americano, dichiarando uno stato di emergenza, chiede e ottiene l’autorizzazione all’atterraggio immediato nell’aeroporto di Ciampino. Atterrato a sua volta, si dispone di traverso sulla pista con la chiara intenzione di impedire qualsiasi ulteriore manovra all’aereo egiziano. L’Ammiraglio Martini fa sapere al pilota americano che ha cinque minuti di tempo per liberare la pista, dopodiché darà ordine di buttarlo fuori con i bulldozer. Ne passano solo tre: l’F-14  americano accende i motori e riparte.............

Questa era la crisi di Sigonella e questa era la sovranità italiana. Perché dico "era"? beh, l'utilizzo dell'imperfetto, dopo la nota vicenda dei marò italiani, trattati come pacchi postali, è doveroso: la sovranità italiana è oramai solo un ricordo passatocdlstabia@libero.it

Nessun commento: