Sicignano: “. E’ vergognoso che a Castellammare oramai non si parli più
di lotta alla camorra, eppure non sembra che siamo diventati una cittadella
svizzera”
CASTELLAMMARE 13 APRILE 2013. Si
costituisce a Castellammare il gruppo giovanile dei Circoli della Legalità, il
movimento lanciato dall’ex consigliere comunale Antonio Sicignano, già
vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà e responsabile legalità di
Fli.
Alla riunione, a cui hanno
partecipato molti giovani stabiesi, sono state assegnate le prime cariche
rappresentative: presidente è risultato
eletto il dott. Umberto Cosenza, laureato in Economia, vicepresidente Enzo
Esposito, studente universitario, coordinatore Giuseppe Minichino, laureando in
Giurisprudenza, segretario il dott. Antonino Cusumanno, laureato in fisioterapia,
portavoce Michele De Luca, studente universitario, vice segretario Ferdinando
De Rosa e vicecoordinatore Vincenzo Falace.
“Il direttivo giovanile – commentano
a caldo i partecipanti - esprime grande soddisfazione per la numerosa
partecipazione registrata all’incontro. Tra i giovani di Castellammare c’è
tanta voglia di politica e di legalità ed invitiamo tutti coloro che vogliono
cambiare le cose a contattarci anche via email (cdlstabia@libero.it o
info@circolidellalegalità.it). Ci ispiriamo a Paolo Borsellino ed a Giovanni
Falcone e vogliamo cacciare i vari Ciancimino che occupano la politica locale.
Borsellino diceva: “Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo
cambiare”. Bene, perché non ripetere lo stesso discorso per Castellammare?”
Soddisfazione è stata espressa
anche da Antonio Sicignano, consigliere comunale di oposizione uscente e
promotore dei Circoli della Legalità. «Siamo soddisfatti del fatto che tante
persone da tutta la provincia ci chiedono di partecipare. Ed a breve apriremo
un circolo della legalità in molti comuni del comprensorio. Partiamo da
Castellammare perché qui c’è tanto bisogno di parlare di legalità e di
contrasto alle organizzazioni criminali. Ed il futuro è tutt’altro che roseo: è
vergognoso che a Castellammare oramai non si parli più di lotta alla camorra,
eppure non sembra che siamo diventati una cittadella svizzera»
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